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Domani 14 Ottobre si terrà presso il Tribunale di Teramo l’adunanza dei creditori della Bontempi di Martinsicuro. Il 25 Giugno la Bontempi è stata ammessa alla procedura di concordato preventivo e i creditori chirografari, a cui spetterebbe il recupero del solo 44,63% del proprio credito, Martedì dovranno tramite votazione approvare o meno la proposta di concordato. Il piano prevede che entro il 2017, la Bontempi, per mezzo della riscossione di crediti, della cessione dei guadagni e della vendita degli immobili di Martinsicuro e Potenza Picena dovrà pagare buona parte dei 26 milioni di debiti. I lavoratori della Bontempi rimasti senza lavoro, che da Gennaio protestano all’esterno dello stabilimento truentino, Martedì mattina andranno a Teramo per manifestare il proprio dissenso. Gli operai contestano la proposta di concordato presentata dalla liquidatrice Cristina Ficozzi (Presidente della Bontempi) che ha affidato la gestione del marchio e la commercializzazione alla "I Com" creata a Gennaio da Andrea Ariola (ex Amministratore della Bontempi) e che ha affidato lo stabilimento produttivo di Martinsicuro alla cooperativa "Industria Abruzzo" creata da ex dirigenti che da Marzo hanno richiamato a lavoro solo un terzo dei 94 operai. Gli operai dicono: "Questa soluzione serve solo a tenere in vita il marchio e da probabilmente uno spazio all’ex amministratore che potrà gestire la commercializzazione ma non da nessuna prospettiva certa neanche a quei pochi che sono ripartiti". "Al Mise c’è un tavolo aperto e la Regione s’è dimostrata disponibile a finanziare e a prendere in considerazione progetti industriali seri, stabili e che diano occupazione a tutti". "I marchi Bontempi e Farfisa sono molto accattivanti e sicuramente ci sono proposte d’acquisto e da qui che bisogna ripartire; bisogna far capire a questi interessati che alla Bontempi ci sono le basi per fare Impresa e per creare occupazione".