Nel quadro delle attività di osservazione e analisi dei dati demografici avviate sin dalla sua nascita nel 2023, l’associazione Evoluzione Sostenibile presenta un focus dedicato ai principali cambiamenti che stanno interessando Giulianova.
Lo studio, basato sui dati ufficiali dell’ISTAT, viene messo a disposizione di chi governa la città e di chi è chiamato a valutarne le scelte, senza distinzioni politiche, con l’obiettivo di offrire una base di conoscenza condivisa capace di riportare al centro del dibattito pubblico le trasformazioni già in atto e decisive per il futuro della comunità.

Il punto di partenza dell’analisi è la piramide delle età della popolazione giuliese, che fotografa la distribuzione degli abitanti per classi di età e genere. Il grafico restituisce un’immagine ormai lontana dalla forma piramidale tradizionale: la base dei più giovani appare ristretta, la fascia centrale degli adulti è la più ampia, mentre la sommità, composta dagli anziani, risulta ben sviluppata e caratterizzata da una netta prevalenza femminile. Nel complesso emerge un quadro segnato da scarso ricambio generazionale, progressivo invecchiamento della popolazione e maggiore longevità delle donne.
Entrando nel dettaglio, la fascia di età 0–17 anni, da cui dipende il futuro demografico della città, è la meno consistente dal punto di vista numerico: rappresenta appena il 13,9% della popolazione. Si tratta di un valore inferiore sia alla media regionale (14,2%) sia a quella nazionale (14,9%), oltre che a quello dei comuni limitrofi presi a riferimento, come Roseto degli Abruzzi (14,5%) e Tortoreto (15,1%). Particolarmente significativo è il dato relativo ai neonati, numericamente inferiori a tutte le altre fasce di età, con la sola eccezione degli ultraottantasettenni: una dinamica impensabile fino a pochi anni fa, che evidenzia l’urgenza di affrontare il tema del ricambio generazionale.
La fascia 18–64 anni, che sostiene il sistema economico e produttivo della città, costituisce il 60,1% della popolazione. Il dato è sostanzialmente in linea con la media regionale (59,7%) e nazionale (60,4%), ma risulta inferiore a quello di Roseto degli Abruzzi (61,6%) e soprattutto di Tortoreto (63,9%). All’interno di questa classe spicca la concentrazione della popolazione tra i 50 e i 64 anni, destinata a confluire progressivamente nella fascia degli anziani, accentuando ulteriormente il processo di invecchiamento.
Gli over 65 rappresentano il 26% della popolazione giuliese: un valore in linea con la media regionale (26,1%), superiore a quella nazionale (24,7%) e più alto rispetto ai comuni limitrofi, dove si attestano al 24% a Roseto e al 22,6% a Tortoreto. Nel complesso, l’analisi per fasce d’età evidenzia come Giulianova presenti un’età media di 47,5 anni, oltre un anno in più rispetto ai comuni di confronto, confermando una tendenza strutturale all’invecchiamento demografico.
Il confronto tra i dati del 2025 e quelli del 2019 rafforza ulteriormente questo quadro. In sette anni, l’età media è aumentata di 1,3 anni, passando da 46,2 a 47,5. Nello stesso periodo, la quota dei più giovani (0–17 anni) è scesa dal 14,5% al 13,9%, così come quella della fascia 18–64 anni, diminuita dal 61,4% al 60,1%. Di contro, la popolazione over 65 è cresciuta dal 24,1% al 26%, accentuando lo squilibrio demografico.
Senza interventi mirati, Giulianova rischia non solo di non crescere, ma di diventare sempre più anziana. Accanto a una tendenza di carattere nazionale, pesano infatti dinamiche locali legate all’offerta abitativa e alle opportunità occupazionali. Una strategia fondata sui dati demografici può però trasformare questa fase critica in un’opportunità, rendendo la città più attrattiva, inclusiva e sostenibile, capace di valorizzare tutte le generazioni.
La demografia non è un destino inevitabile: Giulianova si trova davanti a un bivio, tra subirne gli effetti o guidarne consapevolmente il cambiamento.

