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marsilioastenuto2«Astenuto? Certo! Era un decreto incompleto, che non affrontava in maniera degna il problema delle popolazioni terremotate e, soprattutto, non risolveva nulla… tanto è vero che sulla stessa materia hanno poi dovuto fare altri quattro decreti…». Risponde senza tentennamenti, il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, alla notizia che dall’alba di oggi gira sui social, relativa alla sua astensione nel voto per il Decreto terremoto del Governo Gentiloni.
Questa è la notizia che gira:
«A questo punto scopriamo un fatto singolare, mai emerso prima, relativamente al Decreto terremoto centro Italia 2016 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2018, n. 55, recante ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016” raro caso in cui tutte le principali forze politiche, dal PD alla Lega passando per il M5S, votarono a favore nell’interesse dell’Abruzzo, il Senatore romano, proprio sull’Abruzzo, si è Astenuto. Un dato non proprio in coerenza con quanto da lui dichiarato e che getta un’ombra pesante sulla sua credibilità»
Marsilio sorride: «Al contrario, non getta alcuna ombra: io mi sono astenuto perché quel decreto non aiutava l’Abruzzo e, lo ripeto, non solo sono stati poi necessari altri quattro interventi, ma ancora oggi i Sindaci lamentano gli stessi problemi di allora e che io, negli emendamenti che avevo proposto, avevo invece affrontato in maniera del tutto diversa e risolutiva…non mi sono astenuto contro l’Abruzzo, ma mi sono astenuto perché quel decreto non serviva all’Abruzzo… e lo dimostrano i fatti…»