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elezioni politiche 300x186"Alle elezioni politiche del 25 settembre, per la prima volta, le ragazze ed i ragazzi dai 18 ai 24 anni, potranno votare al Senato. Mi chiedo se questa sia solo una riforma dal valore simbolico, o se invece debba essere un qualcosa di sostanziale, rispetto al protagonismo dei giovani. Una cosa è certa: non basta entrare su Tiktok e dire due cavolate, diventando anche un po' ridicoli, pensando di poterli plasmare, occorre dare risposte concrete alle loro esigenze".

Così Rita Innocenzi, candidata indipendente del Pd al collegio Uninominale della Camera L’Aquila-Teramo per la coalizione “Italia Democratica e Progressista” alle elezioni politiche del 25 settembre. Innocenzi compete nello stesso collegio dove si è candidata la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

"Dare risposte ai giovani - prosegue Innocenzi - significa destinare nel bilancio dello Stato quote importanti tarate sui bisogni e sui diritti delle ragazze e dei ragazzi, a cominciare dall'istruzione. Questo è un Paese in cui un'altissima percentuale digiovani non studia e non lavora, siamo il Paese dove c'è una bassissima percentuale di laureati, se rapportata a quella di altri Paesi in Europa. Da questo Paese molti giovani vogliono scappare, evidentemente perché non c'è motivazione a restare, non si sentono a loro agio, nutrono una sfiducia nei confronti della politica, e la respirano anche in famiglia, se i genitori sono anch'essi precari e in difficoltà economica, che magari pur lavorando non riescono ad assicurare ai figli una condizione di dignità a tutto tondo".

Conclude la candidata di Italia Democratica e Progressista: "Dobbiamo concentrarci su dove spendono il loro tempo i giovani, come si sviluppa la scuola, non solo negli orari della didattica, su quanti laboratori si fanno il pomeriggio, su come si può combattere la dispersione scolastica. E ancora: su cosa fanno fuori dalla scuola, come incentivare attività sportive e di inclusione per tutte le fasce di età, a prescindere dalle loro condizioni economiche. Dare risposte anche in riferimento agli spazi e luoghi del loro tempo libero, e penso ad esempio alle sale prova per fare musica, ai laboratori teatrali, da incentivare e garantire. I giovani si sentono liberi di vivere la loro sessualità, senza questo ricorso alla famiglia stereotipata, vivono già in condizionidi maggiore libertà di pensiero. Rispetto a tutto ciò la politica è ancora molto indietro".