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IMG-7783.jpgIMG-7782.jpgJacopo Cristofari, fondatore del gruppo consigliare di opposizione Uniti per Civitella, dopo il successo del primo incontro pubblico del 27 gennaio, lancia un invito aperto a tutti i cittadini per il giorno 3 marzo, presso il Bar Maracay di Santa Croce, con l’intento di discutere e condividere concretamente l’iniziativa in vista delle prossime elezioni comunali del 14 e 15 maggio p.v.. Dichiara il consigliere comunale:” insieme ad Andrea Sbranchella e agli altri cittadini con i quali è continuato il confronto dopo la serata del 27 gennaio scorso, visto l’interessamento e l’entusiasmo per l’iniziativa da parte della comunità, abbiamo deciso di coinvolgere tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo, per dare forza e contenuto ad un progetto civico che aiuti Civitella a superare l’attuale e assurda situazione caratterizzata dall’assenza di metodo democratico. Civitella si trova in una condizione di concentrazione del potere amministrativo nelle mani di pochi soggetti e di totale assenza di dibattito, con conseguente mancanza di partecipazione. Il territorio vive una crisi senza precedenti e gli effetti sono oramai sotto gli occhi di tutti. È quantomeno necessario far tornare la comunità verso uno schema di gestione partecipata dell’amministrazione comunale. L’appuntamento del 3 marzo rappresenterà una concreta possibilità, per tutti, di contribuire e dare forma al progetto del quale ci siamo fatti promotori; sarà fondamentale la più ampia partecipazione possibile. Continua Cristofari: “L’obiettivo di questo gruppo è quello di dare vita ad un’offerta elettorale civica nel senso più nobile e che, partendo dal basso, coinvolga la maggioranza dei cittadini; essere alternativi a chi pretende di tenere fuori la comunità dai processi decisionali, accentrando il potere nelle mani di pochi soggetti." Conclude il consigliere: “alla base del ragionamento sviluppato in questi giorni risiede, come ha sottolineato il gruppo, il convincimento che la nostra comunità, tra una colata di cemento e l’altra, si stia lentamente spegnendo e depauperando. Davanti a questo avvilente scenario c’è il dovere morale di ognuno di reagire, per ridare dignità democratica all’ente.