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DIBALDASSARREDOMENICO

Nell’avvicinarsi le elezioni comunali del prossimo maggio, mi corre l’obbligo di fare un mio comunicato a tutta la cittadinanza teramana. Seppure non risieda in questo comune, conosco bene la realtà di Teramo, perché vi ho lavorato 7 anni come insegnante alle superiori e perché i tanti amici e parenti che vi risiedono mi coinvolgono costantemente nelle vicende di questa città. Il mio intervento parte dal convincimento che la società civile prima di un’elezione amministrativa deve sentirsi in dovere di proporre delle persone valide, pulite, con capacità e competenze riconosciute, che vogliano partecipare alla realizzazione del Bene Comune della propria città. Dopo questa premessa, vorrei porre all’attenzione di tutti i cittadini, un uomo di grande spessore professionale, sociale, storico e artistico: parlo dell’ingegner Domenico Di Baldassarre che gran parte della popolazione conosce per una serie d’interventi pubblici fatti su questioni comunali e per la pagina sull’archeologia teramana scritta nel mensile “Il Cittadino”. Ho conosciuto l’ingegnere all’Università dell’Aquila, già da allora mi colpì la sua disponibilità umana e l’apertura culturale, ma soprattutto la sua attrazione alle forme artistiche della pittura e della scultura.  Da allora è nata un’amicizia che dura stabilmente tuttora con il coinvolgimento anche delle nostre famiglie. Ho potuto seguire tutto il suo percorso professionale e quello dell’impegno civile e artistico. In tutti questi anni non ha mai smesso di stupirmi nel farmi conoscere i suoi progetti ingegneristici e le sue creazioni di pittura e scultura.  Mi ha sempre impressionato la sua tenacia, costanza e determinazione nel trovare soluzioni attraverso un metodo di ricerca e di successivi approfondimenti. Passando a vedere quello che l’ingegnere ha fatto, cito solo alcune opere realizzate e progetti redatti. Parto innanzitutto dalla Tangenziale Nord, che per motivi diversi non è stata realizzata se non in minima parte e copiata male, ma che era e rimane un progetto di grande lungimiranza.  Attualmente ha trovato un grande sito salubre e senza vincoli, presso Villa Mosca per la realizzazione del nuovo ospedale. Le sue migliori energie sono state impegnate in altri comuni vicini, come le opere di consolidamento di Campli, Castelli e Valle Castellana.  A Campli  ha consolidato il complesso di S. Francesco con grande muraglia lunga 60 metri e alta 40 metri e ripristinato il campanile nella cui bifora ha scolpito un S. Francesco che, rivolgendo lo sguardo al cielo, s’inginocchia sul libro con la sua regola. Cito anche di un altro suo progetto, promosso dalla Provincia di Teramo e di massima importanza, la strada Panoramica che collegherà lo svincolo autostradale di Colledara a Pietracamela e ai Prati di Tivo, passando per Tossicia, Tozzanella, Flamignano, Aquilano, Cusciano, Cerqueto e Pietracamela, che ridarà vita e sviluppo turistico a tutta la montagna. Non posso non citare due altre qualità dell’ingegnere, quelli di pittore e di scultore, la cui  produzione artistica, valida e ricercata,  può essere ammirata nel suo studio di Vico delle Ninfe e nella sua casa storica di Piancarani. Le sculture più grandi abbelliscono diverse ville del teramano, la piazza di Montone, il cimitero di Mosciano S. Angelo, la chiesa di S. Giovanni di Macchia da Sole e la piazza di Tione degli Abruzzi.  L’ultimo aspetto del nostro Ingegnere è la sua passione per la storia e l’archeologia, nata diversi anni fa, lavorando per la Regione Abruzzo, che l’hanno portato a raccogliere e salvare dalle ruspe e dagli aratri tantissimo materiale a partire dal paleolitico fino ad arrivare al periodo altomedioevale e longobardo. Questa passione l’ha spinto ad avventurarsi in un’impresa titanica, quella di censire tutti i siti archeologici, le chiese, i monasteri e i castelli soprattutto quelli ove sono scarsi i resti e di difficile lettura. Un lavoro mastodontico iniziato qualche anno fa, che sta ormai portando a termine. Mi dispiace non citare tanti altri aspetti e opere progettate dal nostro ingegnere. Capisco che leggendo questa biografia del personaggio, ogni lettore, che non lo conosce, sia portato a pensare di trovarsi di fronte ad una specie di Superman, a un essere superiore, ma posso garantire che Domenico è una persona normalissima, aperta, gioviale e anche spiritosa. Certo l’Ingegnere è una persona con una marcia in più, forte fisicamente, ma soprattutto dotato di una volontà, tenacia e caparbietà fuori dal comune, accompagnate da una voglia infinita di conoscenza. Per questo il nostro Di Baldassarre è diventato quello che è, un uomo con molte conoscenze e competenze e sarebbe davvero un peccato che la Cittadinanza di Teramo non sfruttasse, per affrontare i suoi problemi futuri, tutta la sua ricchezza professionale, di artista e di ricercatore che tale personaggio può e vuole dare alla Comunità teramana. E quando una Città non sa riconoscere e valorizzare i propri figli migliori, chiunque essi siano, non può aspettarsi niente di buono per il proprio futuro.

Chiudo, inviando un sincero in bocca al lupo a Teramo e ai Teramani.

                                 Franco Coccia  del Comitato Elettorale