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WhatsApp_Image_2023-03-21_at_13.02.10.jpeg"Diteci che visione avete di questa città, visto che a venti giorni dalla presentazione delle liste non avete chiara ancora una candidatura a sindaco e un programma per Teramo", da un lato. "Quale era la programmazione per la città che avete portato avanti, quindi? Quella del candidato sindaco Mauro Di Dalmazio, o quella del candidato sindaco Giovanni Cavallari o quella del candidato sindaco Gianguido D'Alberto? Ce lo dica lei quale era la visione di città messa in campo in questi cinque anni", dall'altro. È la sintesi del botta e risposta di oggi tra il consigliere di maggioranza ed ex assessore del Modello Teramo, Mauro Di Dalmazio, al lavoro per la rielezione del ricandidato sindaco D'Alberto, e il capogruppo di Futuro In, Franco Fracassa, in campo per l'elezione del diretto avversario Carlo Antonetti che ha incassato l'appoggio di Forza Italia e Fratelli d'Italia meno di ventiquattro ore fa, con il ritiro della disponibilità alla candidatura da parte dell'assessore regionale Pietro Quaresimale. Intento di Di Dalmazio, nel replicare in realtà al consigliere di Oltre, Luca Corona, era di rimettere al centro della discussione politica la validità della programmazione di un'Amministrazione: "Iniziate ad andare davvero oltre...Quale visione avete per Teramo? Riconosco a questo sindaco di aver valorizzato, in alcuni casi anche senza snaturarla, una programmazione arrivata da lontano, pensata col famoso Modello Teramo e fatta propria. Penso al Castello della Monica, un esempio su tutti. Andate oltre, quindi. Perché non abbiamo compreso quale è la vostra idea per questa città..." Nel prendere la parola, il consigliere Fracassa ha invitato a "ripristinare, semmai, le corrette logiche collocazioni politiche", quelle saltate post-voto 2018 con i rimpasti di D'Alberto fino all'ingresso in giunta dell'area appunto di Di Dalmazio.