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ANTONETTIMARSILIO.png«Carlo Antonetti è un candidato civico, cardine di un progetto civico che si è proposto alla città, alle forze civiche e alle forze politiche, e che è risultato portatore di un’idea programmatica per Teramo tale da raccogliere la convinta adesione di altre forze civiche e di partiti, tra i quali quelli del Centrodestra». Con una battuta, che suona come una sentenza, il presidente della Regione Marco Marsilio, pone la pietra tombale sul borbottio rasoterra di chi, in queste ore, ha cercato di leggere una debolezza nella scelta del Centrodestra di convergere compatto su Antonetti. Marsilio ghigliottina il fraseggio minimo di chi cerca di capire se Antonetti è candidato “del” Centrodestra o “appoggiato dal” Centrodestra: «Questione di lana caprina - la definisce il presidente della Regione - Antonetti ha costruito un progetto civico aperto, e noi l’abbiamo condiviso». Chiarissimo.
Eppure, dimenticando quanto la politica, oggi, sia fatta di idee e non di sigle e quanto, soprattutto, il bene di una città sia valore superiore di ogni sia pur comprensibile logica di posizione, qualcuno infatti continua a cercare nei ritardi della scelta del Centrodestra i segni di una mancata scelta convinta. Marsilio spegne le chiacchiere e apre, di fatto, la campagna elettorale del Centrodestra teramano per Carlo Antonetti: «E’ l’uomo giusto per dare a Teramo un futuro alternativo all’attuale amministrazione».

ASCOLTA MARSILIO E ANTONETTI