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 «La storia: purtroppo qualcuno ha deciso di strumentalizzare il motto presente sulla t-shirt che indossavo al momento della presentazione delle liste, memento Audere semper, per gettare melma nei miei confronti.
Alcuni ritengono di poter rilasciare etichette di fascista e (patenti di antifascista) a chi nella propria famiglia il fascismo l'ha vissuto sulla propria pelle, soltanto per fini di bassa politica. Ignoranti ed odiatori per convenienza».
Gliele ha cantate, Maria Cristina Marroni,  all'autore del comunicato stampa ispirato - dice -  da un paio di iscritti all'Anpi, diffuso ieri pomeriggio. Un comunicato che si "sconvolge" per la  maglietta indossata dalla Marroni,  per l'avvio della campagna elettorale.
A parte la gaffe storica, perché quel motto era dannunziano prima che fascista, il fatto svela  come sarà quest'ultimo mese  che ci accompagna alle elezioni, con la macchina della propaganda dalbertiana in piena attività. Sappiamo di (quasi) ex assessori che ispirano post contro candidati di altre coalizioni, di giornalisti (o presunti tali) che lavorano anche per riferire ogni dettaglio al potere governante e di collaboratori a libro paga che contano  uno ad uno i presenti all'inaugurazione di una sede "nemica".
 Si prevede una brutta campagna elettorale, fatta di arroganza ed insulti: perché si muovono in questa città gli interessi di chi non vuole perdere il potere di chi spera di poter godere ancora di uno stipendio, non avendo un lavoro al quale tornare.
 
Questo invece il triste testo del comunicato ANPI : «Riteniamo doveroso condannare e stigmatizzare severamente l'iniziativa della candidata a Sindaca alle amministrative del comune di Teramo Maria Cristina Marroni che al momento della presentazione delle sue 3 liste cosidette civiche presso la Sala Giunta del Municipio si è presentata in maglia nera con su scritto il motto Memento Audere Semper, facendosi fotografare con compiacimento. Le istituzioni democratiche, a partire dalle elezioni a cui la Marroni partecipa furono abrogate dal regime fascista del ventennio nero  e ferocemente combattute dalla XMas, il corpo speciale dell'Esercito fascista tristemente noto per la violenza e le morti causate soprattutto durante la fase più infame della storia D'Italia, quella della repubblica sociale. Inaccettabile ancora di più la giustificazione legata alla radice dannunziana e quindi letteraria del motto. Purtroppo quella frase, soprattutto se utilizzata in ambito politico e da chi si candida a rappresentare i cittadini  evoca autoritarismo e tutto ciò che è alternativo alla storia repubblicana e democratica. Un episodio che offende la storia di Teramo antifascista e che ci auguriamo che la candidata Marroni riveda al più presto. Per la stessa maglietta, certamente un gadget in voga tra i nostalgici del ventennio, qualche mese fa l'attore Enrico Montesano è stato espulso da una trasmissioni sulla televisione pubblica. L'Anpi di Teramo continuerà a vigilare sui cedimenti verso il revisionismo e la subdola riabilitazione della pagina più vergognosa della storia italiana quale è stato il fascismo.
ANPI Teramo».
non ci si può spaventare di una maglietta, neanche in campagna elettorale, ecco il video della Marroni diffuso ieri sera (QUI IL VIDEO)