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Apprendiamo, non senza restare basiti, che due candidati consiglieri comunali abbiano diramato un invito per un incontro presso la sede elettorale del Sindaco uscente Gianguido D’Alberto, laddove compare a chiare lettere la seguente frase: “gradita la presenza di bambine e bambini”.
Innanzitutto, dato che l’oggetto dell’incontro è “Teramo Comunità Educante”, occorre premettere che la comunità educante non si costruisce con le parole, bensì con un impegno quotidiano che il Comune di Teramo ha purtroppo smarrito per strada, considerato che dopo il finanziamento del Progetto FA.C.E. (e la scadenza dei tre anni di percorso) l’Amministrazione non ha più ritenuto di investire sul tema della comunità educante.
Il progetto pedagogico degli asili pubblici teramani nasce da lontano ed è stato elaborato e migliorato negli anni, ma nell’ultimo quinquennio si è inteso ridurre sia l’ampiezza dei partecipanti e sia l’apporto di tutti gli attori operanti a vario titolo nel mondo scolastico e dell’educazione della prima infanzia, perdendo in tal modo contributi preziosi e non riuscendo a fare rete fra tutti gli operatori ed Enti pubblici (ASL, Pediatri, ecc.) coinvolti in una reale comunità educante.
Peraltro, non risultano incontri pubblici svolti negli ultimi anni e finalizzati a tessere quella tela di crescita comune e di messa a sistema delle capacità, professionalità ed esperienze che migliorino il complesso del sistema educativo comunale.
Al contrario, nonostante l’allora Vice Sindaca Marroni avesse istituito la figura del Coordinatore Pedagogico e l’avesse inserita nell’organico comunale, ad oggi non risulta che sia mai stato nominato alcun Coordinatore, perdendo un’opportunità di crescita e di organizzazione dei servizi in parola. Vedere oggi che il tema della pubblica istruzione inferiore venga utilizzato in campagna elettorale come se esistessero dei risultati oggettivi da poter vantare, e dover assistere addirittura ad un invito esplicito a portare i bambini presso una sede elettorale, strumentalizzandoli per fini di propaganda, suscita uno sdegno pari all’incredulità.
Dobbiamo quindi stigmatizzare l’incompetenza delle figure politiche che hanno guidato il Settore educativo comunale nell’ultimo mandato, permettendo che quanto di buono fosse stato costruito e accresciuto nei decenni precedenti perdesse valore e regredisse in maniera evidente, come possono constatare tutte le famiglie teramane.
Chiedano scusa e facciano marcia indietro su simili cadute di stile. 
La candidata Consigliera Comunale
Elisabetta D’ORAZIO

Il candidato Consigliere Comunale
Mauro BAIOCCO