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 MOVIX.jpgNel giorno che Teramo dedica alle Virtù, scopriamo che il Movimento 5 Stelle, un tempo rappresentante di una nuova stagione politica, anzi: “antipolitica” e antipartitica, e oggi caudatario del sindaco uscente, ha perduto una delle virtù fondamentali: la verità.

Lo scopriamo oggi, perché solo oggi, dopo apposita sollecitazione, abbiamo ricevuto il comunicato stampa pentastellato. Una coincidenza, certo, i cinque stelle sono notoriamente persone serissime e coerenti: è grazie a loro se il Parlamento è stato aperto come una scatoletta di tonno e se, soprattutto, l’Italia ha potuto vivere l’indimenticabile stagione dei Di Maio, dei milioni spesi per i banchi con le rotelle, dei gestori del Recovery fund col diploma di terza media. Non è da loro censurare. Anche se fanno parte di una coalizione che sta cercando addirittura di far eliminare i banner elettorali “ganguidici” dal nostro sito, loro queste cose non le fanno.

E’ successo, ma solo stavolta. 

Nell’attesa, ci siamo procurati il comunicato.

Come sempre: in neretto il testo, in corsivo le nostre riflessioni.

Il tema del nuovo Ospedale è divenuto, come prevedibile, centrale nella campagna elettorale per le elezioni comunali nel capoluogo.

Come dire: premessa.





Il confronto organizzato ieri mattina dal Comitato pro Mazzini tra i candidati sindaci ha però ribadito come il solo Gianguido D’Alberto abbia una posizione chiara in merito e di come solo il suo programma l’abbia riportata nero su bianco.



Fantascienza pura. Non solo non è mai successo, ma è vero il contrario: D’Alberto è stato lungamente convinto della necessità di fare il nuovo ospedale a Piano d’accio. Lo spiega chiaramente nel chiudere il Comitato ristretto dei Sindaci del 25 ottobre 2021 a spiegare: «…è vero che da un punto di vista meramente politico ed elettorale a volte ad un Sindaco converrebbe cavalcare la protesta dei cittadini, ma in questo momento non sarebbe giusto, perché abbiamo tutti il dovere di valutare la proposta della Asl, dato che si tratta di un piano strategico che non c’è mai stato in passato…». E’ tutto verbalizzato. 






Nell’incontro, il primo cittadino ha potuto ribadire quanto affermato nel programma elettorale, nel quale, al punto 11, scritto anche con la collaborazione del Movimento 5 stelle, è possibile leggere “ La nostra posizione, dunque, è e resta quella espressa in questi anni: no allo spostamento del Mazzini, si al nuovo ospedale, si a una riqualificazione in termini sanitari dell’area di contrada Casalena”. Certezza dei fondi, studio di fattibilità, e non di prefattibilità, sull’Area di Villa Mosca, potenziamento della medicina territoriale. 



Una bella dose di frittura d’aria, ma che è la posizione del M5S, non quella di D’Alberto. Tanto che furono gli stessi pentastellati a raccogliere le firme contro i silenzi del Sindaco.



 



Parole chiare, posizioni univoche, le stesse rappresentate dal Movimento negli ultimi anni, e ben diverse da quelle del Candidato di centrodestra alle cui accuse di inerzia del Consiglio Comunale sul tema, il Sindaco ha ricordato che è l’attuale amministrazione ad aver inserito il sito dell’attuale nosocomio tra quelli possibili, dopo che la precedente, dello stesso colore politico dello sfidante, non lo aveva minimamente preso in considerazione.



Quindi, in 5 anni, tutto quello che ha fatto D’Alberto è chiedere alla Asl di valutare anche l’ipotesi Villa Mosca? E questo dimostra “… come il solo Gianguido D’Alberto abbia una posizione chiara in merito…”?







Alle stoccate di D’Alberto, che gli ha evidenziato come la scelta di Piano D’Accio imposta dall’alto da una ASL sempre poco avvezza ai confronti, sia frutto di una delibera Regionale governata dallo stesso Centrodestra che ora si propone alla guida della città, viceversa, Antonetti, in evidentissima difficoltà, non ha potuto ribattere alcunché. Ma non possiamo biasimarlo, si trova tra incudine e martello, tra quello che cerca di affermare, in modo peraltro piuttosto nebuloso, per compiacere gli elettori teramani e le posizioni granitiche ed autoritarie di una giunta Marsilio che anche in campo sanitario ha saputo dare il peggio di sé.



Quindi Antonetti avrebbe le colpe del Centrodestra Regionale, per una decisione presa quando non faceva politica e contro la quale il Sindaco uscente non ha mai detto nulla di chiarissimo, praticamente fino a ieri?






Alla candidata Marroni - tra le cui fila in veste di consulente trova ora posto un ingegnere che solo un mese e mezzo or sono voleva, in nome della coerenza ad oltranza, proporsi addirittura come Sindaco del Movimento benché nessun elettore o simpatizzante lo avesse mai visto nel corso degli ultimi 5 anni - infine, D’Alberto ed il Movimento stesso vogliono ricordare che in tema di raccolta firme è, purtroppo, la seconda arrivata. Il Movimento iniziò prima di lei e prima di tutti questa battaglia fondamentale.

Traduzione: siccome noi contro lo spostamento siamo partiti prima della Marroni, la stessa Marroni non può parlare e l’unico che ha le idee chiare è D’Alberto.





A chiusura della nostra lettura commentata, solo un pro-memoria: è nota la promessa elettorale fatta al Movimento 5 Stelle, ovvero quella di correre al fianco di D’Alberto in cambio di un assessorato. Se dovesse vincere D’Alberto, ricordatevi di questo comunicato, perché ci sarà da ridere.

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