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CavadigioNuovo, madornale errore di comunicazione del candidato alla Regione Giovanni Cavallari. Probabilmente supportato da uno staff di comunicatori inadeguato alla sfida regionale, Cavallari inanella passi falsi e scivoloni. L’ultimo è la pesantissima risposta incassata dalla Asl che, con tutti i crismi dell’ ufficialità, replica al candidato. In una nota, Cavallari aveva criticato 

 il governatore Marsilio, perché si lodava di “aver abbattuto in del  20% la mobilità passiva in sanità - aveva dichiarato  Cavallari  - ma non ascoltare alcun cenno alle liste di attesa, che hanno prestazioni garantite al 61% contro una soglia raccomandata del 90, e che sono diventate sempre più una fonte di estremo disagio per l’utenza, è sintomo di una arrendevole presa d’atto del fallimento più completo nella programmazione sanitaria regionale”. 

Inoltre, Cavallari aveva accusato la stessa ASL di “ …aver fallito nell’assunzione di esperti tuttofare che sembravano avere la bacchetta magica ma che nulla hanno cambiato, oggi istituisce un numero e una mail per spiegare ai pazienti perché l’esame richiesto potrà eseguirlo a mesi di distanza o perchè quella prescrizione “non è appropriata” rispetto alle classi di priorità. Come dire, oltre al danno anche la beffa. Nonostante gli apparenti sforzi resta la dimostrata incapacità di trovare una soluzione al problema: la triste e dura realtà è l’ultimo caso, tra le migliaia, di un cardiopatico ultra ottantenne ansioso di verificare lo stato di salute delle sue arterie, che potrà essere sottoposto ad un eco-doppler non prima di un anno e mezzo di distanza, a maggio 2025. E, disagio su disagio, in un presidio ospedaliero distante 30 chilometri dalla sua residenza e in due orari differenti, tra mattina e pomeriggio, per lo stesso esame ma in due distretti corporei diversi… “

Come detto, è la ASL, nella persona del direttore generale Di Giosia a replicare:

“Riguardo alle recenti esternazioni del candidato alle elezioni regionali nella lista “Abruzzo Insieme” Giovanni Cavallari sulle liste di attesa, la Asl di Teramo intende rispondere punto per punto, cercando una volta per tutte di fare chiarezza.

1) Le performance delle aziende sanitarie in materia di liste di attesa vengono misurate attraverso un indicatore, denominato “ex post”. Esso misura in termini percentuali quante persone hanno ottenuto la prestazione nei tempi di legge. L’indicatore di questa Asl, relativamente al 2023, si attesa sul 90%  (e non 61% come sostiene il candidato).  Cavallari dunque non è informato su dati pubblici e documentati dall’azienda sanitaria. Sul punto lo invitiamo a documentarsi nei nostri uffici, disponibili a fornire dati verosimili e pertinenti.

2) Il problema delle liste di attesa certamente non è stato risolto, ma dire che non è cambiato nulla offende le migliaia di operatori sanitari, le organizzazioni aziendali che hanno, nell’ultimo quinquennio, notevolmente  migliorato le liste di attesa aziendali, nonostante il Covid e nonostante la drammatica situazione di partenza. Tali mistificazioni, più che colpire la politica, finiscono per denigrare tutto il personale sanitario e amministrativo che in anni estremamente difficili ha generato un progressivo aumento della produzione sanitaria. Nel solo periodo 2021-2023 la produzione di specialistica ambulatoriale è aumentata di circa 23mila prestazioni.

3) In relazione al servizio” Sos liste di attesa” che Cavallari stigmatizza, si informa che è stato attivato su scala regionale ed è presente in molte altre realtà italiane essendo previsto nella pianificazione nazionale. Tale servizio prende in carico segnalazioni che presentano carattere di estrema urgenza al fine di individuare le necessarie e dovute soluzioni.

4) Sul caso segnalato dal candidato Cavallari le confuse informazioni fornite non ci consentono di garantire un doveroso riscontro. Fatto è che questa Asl eroga le prestazioni di ecocolordoppler, qualora in classe di priorità e quindi con carattere di urgenza, con una sostanziale puntualità.

“Comprendiamo il clima di campagna elettorale, ma è doveroso fare delle puntualizzazioni a una serie di imprecisioni che riguardano questa Asl e coinvolgono il personale che quotidianamente si impegna per ridurre il problema. Inoltre, utilizzare in questo modo la complessità della problematica delle liste di attesa rischia di disorientare i cittadini, incentivandoli a rivolgersi altrove, inducendoli indirettamente a inutili e costosi “viaggi della speranza” . Se poi Cavallari ha ricette “magiche” per risolvere il problema ce le dica, che la Asl le farà proprie”, conclude il direttore generale Maurizio Di Giosia.