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Carnevalealba“Carnevale”dal latinocarnem levare ("eliminare la carne"). Indicava il banchetto che si teneva (Martedì grasso) subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. Ad Alba Adriatica invece deriverebbe da “carnem mettere”, perché attorno al carnevale albense ha sempre girato tanta ciccia per gli organizzatori, che mi sembrano poco preoccupati dalle spese. In realtà è da un po’ che gira voce gli spettacoli costano sempre di più degli altri comuni.Sarà! Se qualcuno volesse dare una controllata io resto a disposizione. Si è ipotizzato anche che il termine possa invece aver tratto origine dalla parola carnualia ("giochi campagnoli") tipici giochi in cui uno non fa niente e guadagna e tanti lavorano solo per il bene della città e per la gloria. Fino a quando non si stufano. I festeggiamenti maggiori sono il Martedì grasso. Ma non ad Alba Adriatica, dove l’estate bella grassa - per gli organizzatori - inizia nella seconda settimana di agosto con l’Alba Carnaval, o Carnevale estivo, sempre con fantastiche e note star internazionali che lo qualificano, tipo Jo Squillo, Alessandra Borgia, un certo Canonico, tutte star pagate con soldi buoni. Soldi nostri.Magari una telefonata per vedere quanto costano veramentestèstarlette -se fossi un amministratore del bene pubblico - io la farei. Comunque sia il carnevale estivo di Alba Adriatica – come a Follonica, Putignano, La maddalena, Giulianova - è uno dei momenti più importanti della programmazione artistica e turistica della città albense, ed è giusto, come succede anche in altri carnevali simili, iniziare a lavorare in anticipo per aumentare la promozione dell’evento. Magari trovare uno sponsor nazionale ? Una diretta tv ? Certo bisogna saperlo fare, almeno sapere dove sono gli uffici Rai. Ma questa è un’altra cosa. Alba, con il suo lungomare diritto, ampio, lungo, contornato da attività turistiche, hotel, ristoranti, è perfetta per le esigenze di una sfilata nel periodo estivo. Non è così, ad esempio, a Giulianova. Il carnevale adagosto è un modo per promuovere il carnevale invernale, un circuito virtuoso che si attiva e che è fondamentale supportare: ufficializzare in estate le uscite di febbraio 2021 è un modo importante per affrontare con le giuste tempistiche i problemi ed ottimizzare l’organizzazione degli eventi invernali. E questo Paolo Giorgini di Giulianova lo sa. Ad Alba non lo sanno. E non gli interessa. Perché dovrebbe interessare se uno ha il pacchetto con benefit assicurato? Quindi ad Alba non hanno interesse a cambiare la formula, ampliare di spazi di collaborazione, migliorare gli aspetti critici, promuovere oltre regione, trovare nuovi spazi di crescita. Studiare la tradizione. Ad esempio, non è noto a tutti che durante le feste dionisiache e saturnali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza. Da un punto di vista storico il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l'ordine costituitoErano i giorni in cui lo scatenarsi della licenza, la violazione di tutti i divieti, la coincidenza di tutti i contrari, ad altro non miravano che al cambiamento. Sarà per questo che gira voce che un organizzatore del carnevale di Alba ha incontrato il Sindaco di Giulianova per proporgli di portare il carnevale estivo a Giulianova. C’è già la data: sabato 1 agosto. Madrina la pescarese Romina Pierdomenico (fidanzata di Greggio che potrebbe essere presente) . Il prezzo dell’organizzazione scenderebbe a 10.000 euro di contributo omnicomprensivo, oltre ai servizi a cura del Comune. Nel frattempo la lunga mano di Paolo Giorgini si è accaparrata, per il 23 e 25 febbraio, 6 carri di Sant’Egidio a soli  500 euro a carro, (Il Sindaco Casciotti potrebbe andare a vedere quanto li  ha pagati  Alba Adriatica… potrebbe) per portare 5mila persone in piazza, e si è fatto anche una gita silenziosa , per il momento infruttifera, a Cento, dove gli hanno risposto picche. Per il momento. Perché gli è sfuggito un particolare, che gli avrebbe potuto far portare a Gigli anche un paio di carri del prestigioso carnevale emiliano.  Ma se trova la chiave (che è semplice) , come si dice in gergo “chiude la data” , l’annuncia a fine mese, e Alba Adriatica quest’anno farà a meno del carnevale. De resto, sempre nel solco della tradizione , non per odio, invidia, voglia di primeggiare ad Alba ripercorrono la strada che fu dei Medici (è una famiglia storica non i medici dell’ospedale ) che nel XV e XVI secolo, organizzavano grandi mascherate su carri chiamate "trionfi" e la "gara dei moccoletti" accesi che i partecipanti cercavano di spegnersi reciprocamente, lottando l’uno contro l’altro. Prima o poi il moccolo del carnevale (che costa più di 30mila euro alla Amministrazione…una folliainattuale e non più consona con gli odierni bilanci) lo spegneranno davvero.

Leo Nodari

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