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Le accuse mosse dal Comitato di quartiere Cona sono assolutamente condivisibili e confermano di fatto le denunce che il gruppo consiliare PD ha già portato all’attenzione pubblica con numerose interrogazioni comunali, criticando aspramente l’incapacità della giunta di centrodestra nell’utilizzare importanti finanziamenti  pubblici a sostegno del contratto di quartiere Cona II e quindi dei cittadini residenti della zona che da troppo tempo attendono invano questo importante intervento . Lo sostiene, in una nota, il consigliere comunale Francesca Di Timoteo: "La recente delibera n.313  del 21/07/2015 dimostra ancora una volta, come questa amministrazione navighi a vista su qualsiasi vicenda importante del nostro territorio come quella in esame, che consiste nella riqualificazione di un quartiere fortemente abitato e sfiancato da notevoli problematiche che il progetto avrebbe dovuto aiutare a risolvere. L’atto di indirizzo approvato dalla Giunta di fatto elimina il piano di recupero urbano lasciando il degrado ambientale e sociale della Fornace , del percorso interno scuola e di altre opere infrastrutturali. La Giunta dopo la precedente deliberazione di presa d’atto del Gennaio 2015 aveva garantito la formazione di un tavolo tecnico per decidere sulla rimodulazione del progetto ,diversamente, l’amministrazione ha deciso per proprio conto e solo a favore del partner privato ignorando totalmente che il contratto di quartiere per sua natura, deve discendere del coinvolgimento dei portatori d’interesse collettivo del quartiere. La rimodulazione proposta non è chiara nell’utilizzazione delle risorse pubbliche in quanto la delibera stessa non è supportata da un preliminare grafico. Questa amministrazione continua a non fornire risposte su alcune questioni fondamentali che abbiamo posto anche nell’ultime sedute del consiglio comunale: quanta parte del finanziamento dei 5 milioni di euro è già stato trasferito nelle casse comunali?Quanta parte è stata utilizzata e a che cosa sono stati destinati i finanziamenti già introitati?" E ancora: "Perché questa amministrazione continua a non programmare nulla sulla delocalizzazione della centrale elettrica,tema delicatissimo e fondamentale per garantire la qualità della vita dei residenti del quartiere e delle scuole presenti nella zona? Il gruppo consiliare PD  torna a richiedere l’istituzione in tempi brevi di un tavolo tecnico concordato e condiviso con i cittadini al fine di verificare i limiti delle risorse ancora disponibili e la qualità degli interventi in una scala di priorità. La rimodulazione proposta con l’atto di indirizzo reca due aspetti che potrebbero portare la Regione Abruzzo ad azzerare le risorse in particolare l’eliminazione del piano di recupero urbano e la non partecipazione con risorse proprie del partner privato, condizioni queste poste a base della normativa statale che introduceva la formazione dei contratti di quartiere.Se ciò dovesse accadere si confermerebbe la perdita dei finanziamenti a causa dell’incapacità di questa amministrazione di porre in attuazione  i programmi di riqualificazione". PD TERAMO