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"Bilancio di previsione 2016: non tocca né scuola né sociale" scrive in una nota il Comune di teramo, che spiega : "La Giunta Municipale di Teramo, domani approverà il bilancio di previsione 2016 rispettando così la scadenza prevista per legge del 30 aprile. Entro la fine del mese di maggio verrà poi convocato il consiglio comunale per la relativa discussione.Il bilancio è frutto di una difficile elaborazione, particolarmente condizionata dalle nuove regole impartite dal governo centrale e da una serie di altri aspetti che hanno chiesto un considerevole impegno agli amministratori e agli uffici comunali preposti, in particolare gli uffici finanziari che si sono dovuti sobbarcare anche la grande mole di lavoro del rendiconto 2015 secondo i nuovi dettami.Le difficoltà affrontate dal sindaco Brucchi e dall'assessore Eva Guardiani, condivise con l'intera giunta e con la maggioranza, erano determinate dalle note conseguenze  causate dalla congiuntura economica così fortemente condizionante anche per gli Enti Locali, cui si sono aggiunte criticità specifiche della nostra realtà e un ulteriore taglio sui trasferimenti da parte del governo centrale.I criteri che hanno guidato gli amministratori per la predisposizione del bilancio si sono basati su alcuni principi inderogabili: non aumentare le tariffe relative ai servizi e continuare a garantire questi ultimi per la scuola e per il sociale. In termini concreti ciò significa che non vi sarà aumento di tariffe e tasse locali; che non saranno esternalizzati gli asili nido e le scuole materne; che si continuerà a garantire l' eccellenza  delle prestazioni quali, ad esempio, la cucina in ogni asilo; che si continuerà a garantire, probabilmente unico comune capoluogo in Italia, 21 ore di assistenza ai disabili nelle nostre scuole (a fronte della media nazionale che si attesta tra le 11 e le 15 ore); che sarà ancora effettuato il servizio di trasporto scolastico.La necessità di quadrare i conti, ha imposto una serie di scelte subordinate a tale indirizzo e alla ferma intenzione di raggiungere gli obiettivi prefissati.Unica criticità è rappresentata dall'anticipazione  di cassa, attualmente di circa 15 milioni di euro, derivante da crediti vantati dal Comune di circa 12 milioni di euro di TARI non pagata negli ultimi anni e dai 4 milioni di euro dei crediti vantati nei confronti del Ruzzo. Tra l'altro il Governo centrale deve ancora trasferire  le risorse dell'abolizione della tassa sulla prima casa, che per il Comune di Teramo ammontano a circa 5 milioni di euro.L'anticipazione di cassa è tra l'altro l'unico parametro non rispettato sui 10 stabiliti dal Governo, che definiscono  l'efficienza di un ente pubblico; e proprio su questo aspetto bisogna continuare a lavorare.D'altra parte oggi tutti i Comuni italiani vivono questa situazione di carenza di liquidità, tanto che anche recentemente il Governo ha posto l'accento sui servizi di tesoreria degli enti pubblici sottolineando la difficoltà di trovare istituti di credito disposti ad effettuarli".