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MINOSSEBIMAbbiamo assistito, nelle ultime ore, all’ennesima brutta figura rimediata dal Sindaco Gianguido D’Alberto.
Difatti, il primo cittadino ha fatto notare, nuovamente, la sua assenza in occasione del rinnovo dell’amministrazione del Bim.
Invero, il Sindaco D’Alberto è mancato a Roma in occasione della protesta portata avanti dai Suoi Colleghi di tutto l’Abruzzo contro il caro pedaggi dell’autostrada A24, impegnato com’era con le papere alla villa comunale, è mancato poi alla votazione per il rinnovo degli organi del Ruzzo, incompreso da venticinque Colleghi Sindaci di tutta la Provincia che hanno inteso, invece, democraticamente, rinnovare la propria fiducia a chi aveva ben operato ed è mancato, infine, anche al rinnovo della governance del Bim, incompreso dai rappresentanti di 23 Colleghi Sindaci di tutta la Provincia che hanno inteso, anche qui democraticamente, conferire la propria fiducia al Sindaco di Cortino.
L’atteggiamento di chiusura mostrato dal Sindaco D’Alberto se si riducesse al ritorno personale all’oblio politico nel quale fino a qualche mese fa era confinato non ci disturberebbe, ma purtroppo il contegno del primo cittadino pone, inevitabilmente, la città di Teramo nell’isolamento più completo.
Ricordiamo al Sindaco D’Alberto che la forza di chi partecipa al processo democratico sta nell’opera di convinzione del prossimo della giustezza delle proprie tesi, cosa che a lui non è riuscita in occasione del rinnovo del CDA del Ruzzo e neanche in quella della governance del BIM, salvo poi gridare al complotto o delirare sulla necessità di scioglimento di Enti sovracomunali.
Ricordiamo al Sindaco D’Alberto che Teramo è il capoluogo di Provincia e pertanto dovrebbe fungere da traino per i comuni più piccoli e che, di certo, tale autorevolezza non si guadagna con il piagnisteo continuo messo in opera dal primo cittadino, ma con la capacità propositiva e di condivisione.
Capacità che finora sono mancate del tutto al Sindaco D’Alberto, dato che ad oggi, fatto piuttosto increscioso, dopo aver tempestivamente ritirato la delega agli Avv.ti Tiberii e Puca, designati dalla passata amministrazione quali rappresentanti della città di Teramo al Bim, non ha ancora provveduto, a distanza di molti mesi, a nominare alcun rappresentante in seno al consorzio, nel quale, comunque, si discute e si decide anche delle risorse economiche dei cittadini teramani.
Da ultimo, non vorremmo che il Sindaco D’Alberto fosse troppo impegnato, come Narciso, a specchiarsi nel lago della propria alterigia e vi restasse affogato, perché questo vorrebbe significare la medesima fine per gli interessi dei cittadini teramani.

I Consiglieri Comunali di Futuro In
Maurizio Salvi
Franco Fracassa