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"Ringrazio l'avvocato Di Nanna perché mi ha dato l'occasione di conoscere direttamente una situazione che avevo appreso solo tramite i mezzi d'informazione. Quella al carcere di Teramo non è la prima visita che faccio, ma devo dire che le condizioni di Castrogno sono al di là del bene e del male". Lo ha dichiarato l'on. Stefania Pezzopane nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi a Teramo, a seguito di una visita ispettiva condotta dalla deputata insieme all'avvocato Vincenzo Di Nanna, segretario di AGL Abruzzi. 

 

"Bisogna intervenire: ecco perché ho presentato una interrogazione a risposta urgente e spero che il ministro risponda presto. Una condizione di sovraffollamento così esplicita non può che determinare conseguenze quali quelle che hanno denunciato i detenuti, che vivono in uno spazio ristrettissimo: dov'è prevista una persona, ce ne sono due. I servizi igienici sono molto carenti e mi ha colpito quanto è stato riportato in merito alla difficoltà di contattare gli avvocati. E' urgente l'intervento del ministro, in particolare per quanto riguarda le questioni relative al sovraffollamento, ma anche per sollecitare la nomina del garante dei detenuti", ha concluso la Pezzopane.

 

"Recentemente il Tribunale Civile de L'Aquila ha riconosciuto una violazione della legge nazionale e internazionale, condannando il Ministero della Giustizia a pagare il risarcimento dei danni, oltre alle spese legali", ha ricordato Di Nanna. "Qualora la situazione dovesse perdurare, calcolando che in presenza della violazione dell'art. 3 CEDU il risarcimento per ciascun detenuto è pari a 8 euro per ogni giorno di carcerazione illegale, se moltiplichiamo la cifra per 365 e 430 (quanti sono ristretti nel carcere di Teramo) otteniamo, solo per un anno, un costo pari a 1.250.600 euro: oltre alla già grave violazione dei diritti umani, abbiamo quindi anche un danno all'erario".

 

"Con l'on. Pezzopane, alla quale ci siamo rivolti conoscendo la sua sensibilità su questi temi e che ha subito ritenuto necessaria una visita urgente, abbiamo riscontrato mancanza d'illuminazione, condizioni igieniche precarie, assenza di acqua calda e di riscaldamento, lesione del diritto allo studio e altro: di qui l'iniziativa dei carcerati, i quali hanno voluto rendere noto un problema sul quale la politica finora è stata purtroppo assente".

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