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ciammariconi.pinaSarà mica che vogliamo creare un gemellaggio con Beirut? A guardar bene lo stato dei nostri asfalti parrebbe proprio di SI. Gli asfalti: un’emergenza della nostra città e delle frazioni. Cavallo di battaglia di questa amministrazione che, in campagna elettorale, la poneva come priorità e che vantava la capacità di trovare i soldi per risolverla, tra nuovi finanziamenti e “scuciture” del bilancio.

È passato oramai più di un anno e nulla si è mosso se non in peggio con piccole buche diventate crateri. In autunno l'assessore, rispondendo ad una nostra interrogazione, affermava che era noto a tutti che gli asfalti si possono fare solo con il caldo.

Abbiamo aspettato fiduciosi l’arrivo della bella stagione e del famigerato Piano Asfalti. Lo abbiamo atteso tutti, in città e nelle frazioni. Poi le prime delusioni. Il Piano non era più quello strombazzato da 1.300.000 euro e neanche da 800.000, ma, più modestamente da soli 570.000 euro: davvero poca cosa.

Con una coperta così corta (i famosi esperti non sono stati in grado di trovare i soldi?) le frazioni non sono rientrate nel piano, la città sì, anche se "a macchie", con tanti quartieri lasciati a bocca asciutta.

Meglio di niente, bisogna sapersi accontentare, è stato risposto. C’era quindi da aspettare la fase attuativa.

È passata la primavera, poi anche l'estate e tornerà l'inverno che sarà ancora più grigio per tutti. Degli asfalti neanche l’ombra. Il Piano rimane sulla carta. L’ultima determina del Dirigente Tecnico (quello riconfermato dal Sindaco D’Alberto) rimette tutto in gioco.

Ripercorriamo la procedura anche per rinfrescare la memoria al Sindaco D’Alberto: a fine marzo 2019 la Giunta comunale, con propria delibera, avvia la procedura. A questo punto la palla passa al Dirigente Tecnico che, solamente dopo 2 MESI (ritardo imputabile agli uffici comunali), produrrà la determina a contrarre subordinando la gara alla richiesta inviata a Cassa Depositi e prestiti. Successivamente Cassa Depositi e prestiti rileva che addirittura l’importo di un mutuo è stato calcolato in maniera errata dagli uffici (altra inefficienza imputabile agli uffici comunali).

La telenovela non è finita qui. Oltre alle numerose determine correttive, gli uffici sbagliano il calcolo della soglia di anomalia: ossia si dimenticano che nel frattempo è entrato in vigore il Decreto Sbloccacantieri (che i dirigenti pagati profumatamente dovrebbero conoscere). Quindi ulteriori problemi ed ulteriori ritardi.

La colpa è dell'assessore Di Bonaventura? Da un punto di vista politico, riteniamo di sì. Lui ci ha messo la faccia e certo gli enormi ritardi sono direttamente riconducibili al suo assessorato. D’altra parte, non si può non rilevare la totale inefficienza da parte degli uffici competenti.

Era così difficile applicare la normativa corretta? Era necessario aspettare ben 2 mesi per produrre la determina a contrarre dopo la delibera di Giunta? Il Codice degli Appalti è davvero un oggetto così misterioso per gli uffici tecnici del Comune di Teramo? Così come è evidente una mancanza di sinergia con altri assessorati.

La verità è una sola: il piano asfalti a Teramo non partirà nei tempi promessi!

L'amministrazione comunale è una macchina complessa che per funzionare bene ha bisogno che ci siano sinergie e competenze tra i vari componenti: ci sembra che non sia così.

Pina Ciammariconi Capogruppo M5S Teramo