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Foto minoranza MontorioA seguito della presentazione da parte della minoranza, lo scorso 18 luglio, di quattro mozioni indirizzate al Consiglio Comunale di Montorio al Vomano, su cui dovranno esprimersi tutti i consiglieri con il loro voto , il Sindaco Mario Facciolini a distanza di due mesi, ieri, con una nota del tutto priva di fondamento, nega la convocazione del Consiglio Comunale, impedendo la trattazione di argomenti importanti, che riguardano l’autodromo di San Mauro, il servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana, la destinazione dei proventi derivanti dall’assegnazione di un lotto alla riqualificazione della zona industriale e la riduzione dei costi per gli amministratori (Sindaco, Vice Sindaco e Assessori). Lo rendono pubblico, in una nota congiunta, i consiglieri di minoranza Marco Citerei e Gabriella Zuccarini di “Montorio che Vive”, Andrea Guizzetti e Paolo Sacchini di “Montorio Avanti Insieme”, Alessia Nori del “Gruppo Misto”.

“Sono trascorsi ormai due mesi dalla presentazione delle mozioni, temi importanti per il nostro paese su progetti, servizi essenziali e risparmi per le casse comunali che faranno la differenza per il futuro dei cittadini e per la vivibilità dell’intero territorio” dichiarano congiuntamente i Consiglieri di minoranza. “Siamo sconcertati dall’atteggiamento del primo cittadino, ad oggi il Consiglio Comunale non viene ancora convocato, nonostante le ripetute richieste secondo quanto previsto dal regolamento sul funzionamento dello stesso, in conformità al TUEL e nonostante la data stabilità all’unanimità dalla commissione consiliare dei Capigruppo del 5 settembre scorso, addirittura su proposta del Vice Sindaco e che ricadeva ad oggi, 18 settembre”.

Ieri il Sindaco, il giorno prima del Consiglio che si sarebbe dovuto tenere, con nota protocollo n. 12925, ha comunicato ai Consiglieri Comunali di minoranza la non accoglibilità delle quattro mozioni secondo l’art. 18 comma 3 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e che pertanto queste non verranno discusse e non verrà convocato il Consiglio Comunale, senza dare una motivazione ai Consiglieri. Tutto strumentale e falso solo per evitare il confronto con la minoranza, poiché le proposte di deliberazione non risultano estranee alle competenze del Consiglio né sono prive di copertura finanziaria, anzi il Sindaco avrebbe dovuto istruire la pratica seguendo l’articolo 20 del suddetto regolamento, e quindi entro il percorso dei 20 giorni entro il quale va svolto il Consiglio Comunale; dunque il Consiglio, nel caso di specie, si sarebbe dovuto tenere in maniera perentoria il 10 di settembre.

“La grave inosservanza dell’obbligo di convocazione del Consiglio Comunale, secondo quanto previsto dal regolamento comunale e dal TUEL, e l’evidente atteggiamento del Sindaco che intende non consentire alla minoranza di svolgere il proprio ruolo attuando azioni ostruzionistiche sono ormai sotto gli occhi di tutti” continuano i Consiglieri di minoranza. “Tutto ciò certifica, per l’ennesima volta, che il Sindaco non si sta occupando delle tante esigenze del Paese in quanto impegnato a risolvere le questioni interne alla sua maggioranza mentre purtroppo il paese affonda. Quanto si sta consumando non ha eguali nella storia della nostra Città, un atto di prevaricazione nei confronti della minoranza e che ci riporta agli anni più bui, che lede la democrazia. E’ evidente che non vuole passare per il Consiglio Comunale perché non ha più i numeri e verrebbe battuto, ma stia tranquillo, ormai è solo questione di tempo e lo rimanderemo a casa, liberando il paese dal peggior Sindaco di tutti i tempi".

Il Sindaco ha convocato in data 05/09/2019 la Commissione Consiliare Permanente dei Capigruppo Consiliari con all’ordine del giorno la convocazione del Consiglio Comunale per la trattazione delle quattro mozioni. Nella conferenza è il Vice Sindaco a proporre quale data per riunire il Consiglio per la trattazione delle mozioni per il giorno 18/09/2019. Inoltre, il Vice Sindaco, come risulta dal verbale, non ha sollevato eccezioni giuridico amministrative relative all’art.18 comma 3 del regolamento per il funzionamento del consiglio. Per di più, non vi è stata alcuna comunicazione sull’iter dell’istruttoria della pratica, inoltre le mozioni non sono state presentate in maniera cumulativa, bensì singolarmente, quindi non è possibile che tutte sono manchevoli dei requisiti per la discussione. Si denota dunque che la lettera mandata nel pomeriggio del 17.09.2019 alle ore 16.47 corrisponde ad una grave violazione del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale.

“Il Sindaco sconfessa il suo Vice, aggiungono i Consiglieri di minoranza. “Ovviamente non fa una bella figura il Vice Sindaco, che ha presieduto la Conferenza dei Capigruppo, proposto la data del Consiglio proponendosi come garante, per poi essere smentito, in barba al rispetto istituzionale. Una brutta pagina per la nostra Città. Facciamo notare che la giurisprudenza in materia si è da tempo espressa affermando che, in caso di richiesta di convocazione del Consiglio da parte di un quinto dei consiglieri, “al Presidente del Consiglio Comunale (nel nostro caso il Sindaco) spetta soltanto la verifica formale che la richiesta provenga dal prescritto numero di soggetti legittimati (almeno un quinto dei Consiglieri), mentre non può sindacarne né l’oggetto, poiché spetta allo stesso Consiglio nella sua totalità la verifica circa la legalità della convocazione né l’ammissibilità delle questioni da trattare. Pertanto è stato compiuto un atto grave e di violazione della legge”.

“A questo punto, già oggi, coinvolgiamo il Prefetto di Teramo, con una lettera, chiedendogli di adottare urgentemente i provvedimenti necessari previsti dalla Legge, ovvero il potere sostitutivo di convocazione del Consiglio comunale per la trattazione delle quattro mozioni – concludono i Consiglieri di minoranza – denunciando l'atteggiamento ostruzionistico e la precisa volontà ed azione del Sindaco Mario Facciolini, di non consentire alla minoranza comunale di svolgere il suo regolare mandato elettorale. Infine preannunciamo che ormai è arrivato il tempo di liberare Montorio e, a tal proposito, è pronta la mozione di sfiducia. A questo punto i nodi verranno al pettine ed i cittadini avranno un quadro completo sulla coerenza di ogni Consigliere comunale, distinguendo chi è attaccato alla poltrona e legato alla mera indennità economica. Ovviamente ci aspettiamo anche stavolta la non accoglibilità da parte del Sindaco...ci mancherebbe”!