“Togli un posto a tavola, che c’è un nemico in più… se elimini una seggiola stai comodo di più…”. E’ una rilettura dell’arcinota commedia musicale, ma in chiave political/teramana quella che andrà in scena lunedì sera negli accoglienti locali dell’Agripub Opperbacco di Notaresco. La chiamano… la cena degli ex, e vuole in qualche modo essere una specie di convivale chiusura del D’Alberto 1, cioè della prima Giunta pre-azzeramento. Una specie di cena di fine corso, insomma. E ci sta. Un modo per brindare ad una comune esperienza. E ci sta. Una serata per chiudere in allegria un anno e mezzo di impegno politico e pubblico. E ci sta. Quella che non ci sta… è la vicesindaco. Nel senso più vero, visto che non è stata invitata. Gli organizzatori della serata, trovando però la convinta condivisione di tutti, hanno deciso di non chiamare Maria Cristina Marroni, ufficializzando di fatto quella che, nei corridoi del Comune, era la più ricorrente delle voci, e cioè che molti considerino le posizioni di Teramo 3.0 la causa scatenante della mancata armonia realizzata di questa esperienza amministrativa. E il passaggio ad Italia Viva, che ormai si è svelato essere non una scelta di campo, ma un estremo tentativo di trovarsi una nave più grande per affrontare la tempesta in arrivo, non è piaciuto. Una sedia in meno a cena… una poltrona a meno in Giunta?