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Il deputato Camillo D’Alessandro, leader abruzzese di Italia Viva ha presentato i coordinatori provinciali ed ha annunciato la creazione di  "Abruzzo Vivo" per costruire una coalizione del Buon Governo. Obiettivo: sconfiggere Lega e 5 Stelle e creare alleanze con il centrosinistra a partire dal Pd.

Questi i coordinatori provincialI:

PESCARA – Alessandra Renzetti. Carmine Ciofani

L’AQUILA – Maria Ciampaglione. Paolo Romano

TERAMO – Maria Cristina Marroni. Vincenzo di Marco

CHIETI – Marika Bolognese. Luciano Marinucci

“Nei prossimi giorni – annuncia D’Alessandro – lanceremo un programma che si chiama ‘Abruzzo Vivo’, le cui priorità sono l’abbassamento delle tasse, l’avvio della Zona economica speciale (Zes), il trasporto scolastico per i ragazzi e il blocco di quello che si sta combinando sui trasporti, altrimenti, secondo le mie previsioni, Tua scoppia nel giro di due anni. Presenteremo anche dei progetti di legge che faremo arrivare al presidente Marsilio e a tutti i capigruppo”.

“Anche in Abruzzo, per le elezioni regionali – aggiunge – hanno prevalso gli urlatori. Il riformismo è il contrario: affrontare i problemi e cercare di risolverli. Dopo un anno di Governo Marsilio, che io definisco il presidente in vacanze romane in Abruzzo, tutti gli indicatori economici sono peggiorati, i trasporti sono tornati nel caos, la sanità non ha più il governo. Vogliamo mettere in campo una proposta alternativa ai populisti, cioè i 5 Stelle, e ai sovranisti di Salvini e di Fratelli d’Italia”.

“Per le prossime elezioni comunali – prosegue D’Alessandro – partiamo dalla ferita che si è consumata a Teramo, con l’estromissione di Italia Viva. Stiamo lavorando per ricomporre, ma il sindaco deve rispondere ad una domanda: dopo quello che ha fatto vogliamo sapere, per poterlo sostenere in Consiglio comunale, se lui ci vuole mettere la faccia anche dopo e, quindi, se si ricandiderà, oppure se Teramo è stata utilizzata per un’operazione di spartizione oggi, per quello che dovrà accadere in futuro. Sono giorni che abbiamo posto questa pubblica domanda – conclude – ma non abbiamo avuto risposta”.

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