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editorialeL’elezione del Presidente della Repubblica sta alla nomina della nuova giunta della Provincia di Teramo, come una scampagnata allegra sta allo sbarco in Normandia. Come una gita tra amici sta alla Lunga marcia di Mao. Come una  partita tra scapoli e ammogliati sta alla finale della Coppa del Mondo. A 63 giorni dalle elezioni, infatti, in via Milli è buio pesto.

Diego Di Bonaventura, detto il Valentino (non nel senso nobile di Cesare Borgia, ma nel senso della velocità di azione …va lentino) a due mesi e quattro giorni dalle urne di San Berardo, non ha ancora trovato la quadra.

Che non fosse famoso per la puntualità, lo si sapeva, ma che volesse battere ogni record di lentezza nella nomina della nuova giunta, non se l’aspettava nessuno.

Invece, Di Bonaventura punta al Guinness.

Solo così, infatti, si spiega la riunione di questa sera nella quale, alla presenza di tutti i consiglieri di maggioranza, tranne Gennarino Di Lorenzo, perché diventato di nuovo padre (a proposito, auguri!) non ha annunciato le deleghe, come tutti si aspettavano, ma ha annunciato che domani inizierà le consultazioni.

Le consultazioni?

Sì, le consultazioni. A 63 giorni dalle elezioni.

Come se gli ultimi due mesi non fossero esistiti.  Un annuncio, quello dell’avvio delle consultazioni, che non ha incontrato il plauso dei consiglieri, tanto che Enio Pavone avrebbe commentato “E allora che siamo venuti a fare?” 

Già, che sono venuti a fare?

Sono venuti ad ascoltare il presidente Valentino, che annunciava la riorganizzazione dell’ organigramma degli uffici provinciali. Insomma, burocrazia a piene mani, magari anche utile, ma del tutto ininfluente per la gestione politica di una Provincia di fatto paralizzata da 63 giorni.

Nelle segrete stanze della maggioranza, questo nuovo rinvio… che poi rinvio non è, perché il presidente non aveva annunciato alcuna nomina, non piace, e c'è anche chi si informa per sapere come si sfiducia un presidente.

Ma non succederà. Perché Di Bonaventura ha annunciato, questo sì, che assegnerà deleghe a tutti i consiglieri di maggioranza. 

Ma non ha detto quando.

In questo è coerente.

Sui tempi, mai essere precisi. Ora si parla di lunedì ma non è chiaro di quale settimana sarà.