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Nonostante gli obiettivi fissati dal Presidente Marsilio in tema di bilancio e sanità, oggi in Regione Abruzzo si è aperta ufficialmente la crisi all’interno dell’esecutivo di centrodestra, per quella che da settimane è all’orizzonte come una richiesta di rimpasto per riequilibrare le rappresentanze all’interno della giunta. 

A fare la prima mossa, aprendo di fatto la crisi, è stata la Lega Abruzzo con Salvini, che non ha partecipato ai lavori di nessuna delle commissioni paralizzandone i lavori.

L’atteggiamento ostruzionistico nasce dal fatto che il primo partito della maggioranza Marsilio non accetterebbe né la composizione del nuovo gruppo di fuoriusciti dalla Lega, Valore Abruzzo, che fa riferimento all’ex leghista Giuliante, di cui fa parte il consigliere teramano Di Gianvittorio: né la richiesta di Valore Italia di ottenere uno strapuntino all’interno dell’esecutivo Marsilio, a scapito della Lega o di un altro partito. In questo caso, a danno del sottosegretario teramano D’Annuntiis che da Forza Italia è passato in Fratelli d’Italia. I leghisti vogliono a tutti i costi la sua poltrona da rimettere in gioco.