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c480b454-563f-410d-b81c-a9705a85d18d.jpg294235784_2938917336254406_1737656861286468749_n.jpgCi saremmo aspettati l'inaugurazione del Castello della Monica magari con l'apertura di una meritatissima Casa Museo visto che (lo ricordiamo a noi stessi) è stata la casa di un geniale artista visionario e colto come Gennaro Della Monica.
Ci saremmo aspettati una mostra inaugurale di alto livello, un percorso a metà tra storia e arte, architettura e scultura, alla scoperta del maniego gotico che si staglia sul panorama nazionale come un unicum. Sempre a noi stessi ricordiamo il Castello della Monica scelto come protagonista, con uno straordinario gioco di luci, del cortometraggio a firma del registra (e già assessore alla Cultura) Marco Chiarini con il critico Philippe Daverio e lo storico dell'arte Claudio Strinati. Così, per dire...
Era il 2014 quando Daverio lo visitò. E sognava di farne, un giorno, un museo della fantasia. “Potrebbe ospitare una volta l’anno micro mostre sulla fantasia, dal fumetto al design. E un paio di volte l’anno spettacoli bizzarri, in sintonia con lo spirito del luogo. Cercando insomma una funzione che corrisponda alla sua estetica” disse in un incontro con la stampa, all'epoca.
Un’opera geniale ed eccentrica, una “follia neogotica come ne sono state costruite tante altre in Italia” (citiamo sempre Daverio, ndr) e in Europa in quel periodo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento”.
E invece no, caro compianto Daverio.
Tornassi oggi a Teramo, tra noi, lo troveresti così: location per matrimoni e vineria.
Un imprinting decisamente immeritato per un monumento così unico nella sua eccezionalità. Ma gli assessori Filipponi e Core ritengono che anche questa sia Cultura.
Beviamoci su, in tutti i sensi.