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teramo comune municipio 300x157Con il parere favorevole e unanime espresso ieri mattina dalla conferenza di servizi, si chiude ufficialmente l’iter amministrativo per il progetto di miglioramento sismico del palazzo municipale di piazza Orsini, sede storica del Comune di Teramo. Un passo decisivo per la ricostruzione di uno degli edifici simbolo della città, lesionato dal sisma del 2016. Il percorso, durato anni, ha richiesto un lungo e complesso lavoro di confronto tra il Comune, la Struttura Commissariale per la Ricostruzione, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR) e la Soprintendenza, per superare gli ostacoli legati sia alla presenza di una proprietà mista pubblico-privata sia ai vincoli storici e artistici che insistono sull’edificio. Il via libera è arrivato con alcune prescrizioni, che verranno valutate e attuate durante i lavori. Il progetto definitivo-esecutivo, approvato dall’USR, ha ottenuto anche il riconoscimento dell’ammissibilità di un incremento di costo di oltre 2 milioni di euro rispetto alla cifra inizialmente prevista, portando l’importo complessivo dell’intervento a più di 10 milioni. Il prossimo passaggio sarà l’approvazione in cabina di coordinamento, a cui seguiranno il via libera in Giunta e l’avvio della gara d’appalto. “Siamo di fronte a un risultato fondamentale – dichiarano il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Di Marcantonio – che conferma la bontà di un lavoro portato avanti con impegno e determinazione. Quello di Palazzo Orsini è uno degli interventi più complessi dell’intero cratere sismico e siamo riusciti a concludere l’iter superando ogni criticità. Finalmente potremo restituire alla città la sua storica casa comunale, sanando una ferita ancora aperta”. Il progetto non si limita al miglioramento sismico. Prevede anche interventi sugli impianti meccanici, elettrici, idrico-sanitari e antincendio, nonché un importante lavoro di tutela e valorizzazione di tutti gli elementi di pregio storico-artistico: le lapidi commemorative all’ingresso e sotto la loggia, i reperti archeologici nella sala del Consiglio, le finiture, le pitture, i decori e gli stucchi. Un cantiere, dunque, non solo di ricostruzione strutturale, ma anche di rigenerazione identitaria per l’intera comunità teramana.

E' questa la nota dell'ufficio stampa del Comune di Teramo. Vedremo.