«Incalzatrice della storia–– Freno del tempo –– Tu Bomba ––Giocattolo dell’universo ––Massima rapinatrice di cieli –– Non posso odiarti»
GREGORY CORSO (1930-2001)
Non ci sarà nessuna escalation ma il compimento di un preciso piano militare che ha l’obiettivo di eliminare per sempre la minaccia dell’Islamismo dal Medio Oriente: questo sta facendo Israele. E sicuramente in Medio Oriente e fino all’Iran si starà meglio senza terroristi islamici e ayatollah. Staranno sicuramente meglio le donne e i loro bambini, vale a dire il futuro. Starà meglio il futuro dopo la morte di tutti i terroristi islamici e degli ayatollah, perché tutti i popoli aspirano a essere liberi. Certo, le guerre servono a fare i morti mica i vivi. La guerra è una sospensione atroce del processo politico di una nazione.
Non ci sarà nessuna guerra mondiale perché nessuno può permettersi di fermare i mercati. Per questo motivo dalla fine del Secondo conflitto mondiale abbiamo assistito a un proliferare di guerre regionali dove le super potenze, che in realtà è solo una, vale a dire gli Stati Uniti d’America, si affrontano a distanza o per procura dando prova della propria capacità militare.
È evidente che l’unico potere rimasto nelle mani dei politici è quello militare e attraverso questa possibilità cercano di riequilibrare gli sbilanciamenti e le predominanti economiche sul pianeta: se ho una economia crescente che mette in difficoltà il mio mercato interno, io la attacco per vie traverse e confondendo ragioni e soluzioni.
Oggi l’Iran. Prima Gaza. Prima ancora l’Ucraina. L’imperialismo è sempre capitalista. L’occupante vuole sempre imporre la sua economia. I suoi prodotti. Per questo non ci sarà nessuna guerra mondiale, non certo perché i potenti abbiano a cuore la vita delle persone.
Nessuna delle forze in campo ha cura della vita umana. Non ne ha cura Hamas. Non ne ha cura Israele. Non ne ha mai avuto cura l’ayatollah. Non ne ha cura Putin. Non ne ha cura Zelens’kyj. Nessuna bomba umana ha cura della vita umana, da qualsiasi parte arrivi, da qualsiasi parte cada. Tutte le forze in campo hanno a cuore solo il mercato. La pace non sarà mai possibile finché esisterà ingiustizia sociale, che è sempre ingiustizia economica. Quindi parlare di pace è da sciocchi. Bisogna, invece, averlo in odio il concetto di pace perché è falso, egoistico, prettamente occidentale, perché nega il vero motivo delle guerre, ché è sempre la fame l’innesco di ogni guerra. È la fame che svaluta la vita umana, che la trasforma in carne da cannone.
È la fame nel mondo il vero eterno conflitto mondiale. Quindidalle nostre case rinfrescate non possiamo proprio permetterci di parlare di pace come i farisei al tempio parlerebbero di Dio. Nessuna pace sarà mai possibile fino a quando un solo uomo soffrirà la fame, la morte per fame: oggi nel mondo si contanoalmeno 700milioni di esseri umani che rischiano di ora in ora di morire per fame.
Solo gli ipocriti possono vestire le loro parole di pace alzando crudeli bandiera.
Non è il totalitarismo politico o religioso che porta alle guerre, ma la fame: la fame porta al fucile e a sganciare la bomba, il fischio, il boato.
Ecco di cosa non parliamo quando parliamo di pace.
MASSIMO RIDOLFI