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Sulla mostra dedicata a Gaza ed in corso all'Arca, il consigliere comunale Berardo Rabbuffo non usa mezzi termini in consiglio comunale, oggi pomeriggio a Teramo e definisce le dichiarazioni del sindaco “un frullato di chiacchiere”. Al centro delle critiche c’è il costo dell’allestimento, pari a 8.500 euro.

«Alla solita retorica – attacca Rabbuffo – rispondiamo con i fatti. I cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi, soprattutto su iniziative così divisive».

Il consigliere ha inoltre sollevato dubbi sulla vicenda della bambina con due mamme: «A Teramo avete celebrato la registrazione con toni trionfalistici, vantandovi di un primato. Ma ora si scopre che la bambina è stata registrata anche a Silvi. Una narrazione più propagandistica che informativa».

Critiche anche dalla consigliera Valentina Papa, che durante il consiglio straordinario sul commercio ha puntato il dito contro i ritardi dell’amministrazione. Papa ha chiesto che a Teramo non c'è solo il “festival de lu rustell e del calzone”, ma anche la questione della crisi sul commercio del quale non si ha più traccia da due mesi.

In merito ai parcheggi, l’assessore Filipponi ha promesso che la prossima settimana sarà pubblicato un link per le richieste degli operatori. È stata inoltre incontrata la società Heasy Help, che ha presentato un piano per la riduzione dei costi, ma l’intervento non è stato spiegato in modo chiaro.

«Mi meraviglia – ha dichiarato Papa – che dopo un consiglio tanto voluto, siamo ancora all’anno zero. Dopo due mesi non è stata pubblicata nemmeno una manifestazione di interesse, peraltro già pronta ai tempi dell’assessore Verna. Bastava un semplice copia-incolla. Ma questa amministrazione è ormai famosa per il suo continuo “faremo domani”.»

Altro argomento sollecitato da Rabbuffo è la famosa fattura della società Soleia, comprensiva di IVA, che contrasta con quanto sostenuto dal Comune, secondo cui l’IVA non sarebbe dovuta. Un problema tecnico, ma anche politico, considerando che l’operazione era stata garantita “a costo zero” e che nessun evento è stato organizzato durante l’estate. La domanda è: "chi sta pagando lo stadio oggi? In  questi mesi in cui il Teramo Calcio non sta giocando?