La Sala Ipogea riemerge dai lavori; Humus Festival accende la luce dei riflettori Il primo lotto dell'Ipogeo viene ufficialmente restituito alla comunità e recupera spazi destinati alla fruizione culturale degli eventi cittadini. In attesa di un'ottimizzazione dell'aspetto acustico e delle ulteriori fasi di intervento che delineeranno, di fatto, il collegamento degli ambienti del Polo Museale, la struttura gode di un'autonomia energetica dovuta all'efficientamento fotovoltaico dell'impianto.
"Questo della prima fase di restituzione, l'istallazione dei pannelli solari "commenta il sindaco Gianguido D'Alberto "rappresenta un intervento significativo, accanto alla manutenzione dell'illuminazione, completamente rinnovata, e ai lavori di impermeabilizzazione, assolutamente necessari."
E ridare respiro al "polmone" pubblico della Sala Ipogea - come lo definisce l'assesore Filipponi - arrivano le radici antiche cariche di pensiero fututo di Humus.
Alla sua prima edizione, il festival ideato dall'associazione Hypsis in collaborazione con il Conservatorio Braga e numerosi partner, propone alla comunità tre giorni di incontri, musica e teatro in dialogo continuo. "I giovani sono i veri protagonisti" illustra Serafino Di Eusanio "perchè dal 26 al 28 settembre si affronteranno le questioni proprie al XXIesimo secolo, partendo dal grande interrogativo rappresentato dal nuovo umanesimo scientifico."
Tra gli ospiti più attesi delle giornate, il geopolitico Dario Fabbri e l'antropologo Mauro Ivo Van Aken, che daranno una lettura dei valori e delle crisi che conducono e muovono il mondo contemporaneo nelle sue manifestazionk
Torna, per l'occasione, anche la concittadina Elisa Di Eusanio per un live musicale di prosa e rock.
La proposta culturale di Humus è davvero ampia e spazia fino all'Europa, organizzando con il Conservatorio Braga un'orchestra sinfonica a cui partecipano gli studenti Erasmus.
A conclusione, domenica 28 settembre, la Festa della Pace, una rappresentazione teatrale curata, accanto al collettivo Ars Antiqua, dalla giovane promessa teramana Francesco Di Giuliantonio, che darà voce al dolore di quattro donne per le tragiche guerre che agitano il panorama mondiale.
Eugenia Di Giandomenico
Nota del direttore
Grande assente l'assessore ai lavori pubblici Marco di Marcantonio.