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1524718_768745429806413_517362775_n Mi candido alla segreteria regionale del partito perché ritengo ci sia bisogno di un partito che recuperi la propria posizione di sinistra, dialogando con partiti, movimenti e –in generale- con tutto il mondo che orbita a sinistra e che cerca rappresentanza: movimenti e soggetti sociali portatori di innovazione in campo culturale, civile e politico.   In un momento nel quale sembra le decisioni siano state nuovamente accentrate, credo sia necessario un partito regionale che abbia la necessaria autonomia dalle scelte di quello nazionale, laddove gli interessi territoriali siano palesemente in contrasto con le scelte effettuate a livello centrale.   Sotto il profilo meramente politico è bene che il partito recuperi il proprio ruolo –politico, appunto- di stimolo ed indirizzo all’attività amministrativa e di governo della Regione. Senza esserne al traino, cercando di stare non solo al passo con l’attività amministrativa, ma possibilmente avanti: suggerendo linee ed azioni, campagne tematiche e di sensibilizzazione, indicando e migliorando, ove e se possibile, le scelte amministrative e di governo.   L’intento è costruire il nuovo Pd Abruzzo, insieme con chi vota Pd o ha smesso di votare Pd, pensandolo come quel posto nel quale tutti gli abruzzesi possano ritrovarsi per progettare e costruire il proprio futuro; facendone un’organizzazione utile agli abruzzesi, alla comunità regionale, non ai dirigenti.   Costruire un Abruzzo dove l’ambiente sia rispettato e sia fonte di occasioni di impresa e lavoro con esso compatibili, e non di speculazione inutile, oltre che dannosa. Un Abruzzo dove il lavoro torni a segnare in positivo la vita degli abruzzesi, insieme con gli indicatori economici. Un Abruzzo dove il capoluogo ed i comuni colpiti dal terremoto, soprattutto le relative comunità sociali ed economiche, abbiano la certezza di essere ricostruiti in tempi più rapidi.   Un Abruzzo che si doti di infrastrutture adeguate alle ambizioni regionali e che tutelino i diritti alla mobilità di tutti gli abruzzesi. Un Abruzzo che pensi tecnologico, che faccia viaggiare le proprie idee e le proprie attività (personali e lavorative) su una rete internet con la velocità che i tempi contemporanei consentono. Un Abruzzo che guardi alla povertà come dramma di molti da superare, ai diritti civili di tutti come tutele necessarie.   In generale, costruire insieme un Abruzzo che faccia della uguaglianza e della parità di occasioni e di possibilità per tutti gli abruzzesi e per tutti i territori il proprio fattore di sviluppo collettivo, nella piena applicazione dell’articolo 3 della nostra Costituzione.   Paolo Della Ventura