×

Avviso

Non ci sono cétégorie

foto_conferenza.jpg“È un binario morto quello dell’Alta Velocità in provincia di Teramo, che oggi conta un solo collegamento da Giulianova verso Milano e per di più a rischio soppressione dal nuovo orario, in vigore dal 14 dicembre. Una scelta che penalizza un territorio strategico: oltre 300.000 abitanti, il comprensorio turistico più importante della regione, con 3,5 milioni di presenze annue, e una città come Giulianova che da sola supera 550.000 presenze turistiche. Per invertire questa rotta abbiamo presentato una Risoluzione congiunta che impegna la Giunta a lavorare al fine di garantire alla provincia di Teramo, e all’Abruzzo, collegamenti efficienti e veloci” – ad affermarlo sono i Consiglieri regionali di opposizione riuniti nel Patto per l’AbruzzoDino Pepe(PD), primo firmatario della Risoluzione, Giovanni Cavallari (Abruzzo Insieme) ed Enio Pavone (Azione), che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa davanti alla stazione di Giulianova. Con loro anche il Segretario PD di Giulianova Antonmario Gioculano e Segretario provinciale PD Robert Verrocchio.

“Dotare o meno la dorsale adriatica abruzzese di più fermate per l’Alta Velocità è una chiara scelta politica – hanno spiegato alla stampa presente – Se il collegamento per Milano viene meno, la provincia di Teramo perderà l’unico accesso diretto alla rete Alta Velocità. Le alternative? Treni InterCity con tempi di percorrenza superiori alle sei ore per raggiungere Milano, l’autostrada A14 congestionata da cantieri che rallentano e rendono insicura la percorrenza e un solo volo Pescara-Bergamo, difficile da raggiungere visti i problemi della A14.

585715968_3520467564761407_4591713657364871659_n.jpg

Non si può immaginare sviluppo economico, sociale e culturale, né un vero cambio di rotta verso la mobilità sostenibile, se vengono meno servizi essenziali come l’Alta Velocità. Eppure, basta spostarsi di pochi chilometri per vedere un film completamente diverso: solo San Benedetto del Tronto conta sette fermate Alta Velocità verso Milano e sei in direzione opposta; Emilia-Romagna e Marche godono di una rete capillare che sostiene competitività e turismo. E l’Abruzzo?

L’Abruzzo della destra, invece, resta isolato: solo due stazioni servite dall’AV, Pescara Centrale e Giulianova, quest’ultima appunto con una sola fermata e anche incerta dal 14 dicembre, e il sud della regione è completamente escluso dalla rete Alta Velocità. Davanti a politiche così miopi e scelte inique serve una risposta ferma che proponga soluzioni concrete e percorribili. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta regionale di confrontarsi con Trenitalia, RFI e il Ministero delle Infrastrutture per aprire un tavolo tecnico, programmare più fermate Alta Velocità a Giulianova, garantire rientri in giornata e riequilibrare l’assegnazione delle fermate lungo la direttrice adriatica. Inoltre, abbiamo sollecitato la Regione a considerare una campagna informativa e promozionale, in collaborazione con Trenitalia e RFI, volta a valorizzare la stazione di Giulianova come porta d’accesso al turismo della provincia. La fermata di Giulianova, infatti, rappresenta l’unica possibilità di accesso diretto alla rete Alta Velocità per l’intera provincia di Teramo. Senza collegamenti efficienti il nostro territorio perde opportunità di crescita e competitività. Sono scelte strategiche che non possono restare solo nella narrazione propagandistica della destra ma devono diventare realtà tangibili per il territorio. Non accetteremo che l’Abruzzo resti indietro: continueremo a vigilare, a denunciare ogni ritardo e a pretendere risposte concrete. Il tempo delle promesse è finito, ora servono fatti”, assicurano i consiglieri del Patto.