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Piazza Orsini resta il cuore simbolico dell’identità amministrativa di Teramo, ma la sua storica sede comunale, chiusa ormai da troppi anni, continua a vivere in una condizione di sospesa attesa. Nonostante promesse, progetti annunciati e cronoprogrammi più volte rivisti, l’edificio non ha ancora visto l’avvio dei lavori necessari alla riapertura. A pesare è soprattutto l’assenza della gara d’appalto, passaggio imprescindibile per avviare qualsiasi intervento di recupero o adeguamento strutturale. Dopo anni di rinvii, il Comune non ha ancora chiarito quale procedura intenda adottare, né quando l’appalto sarà finalmente pubblicato. Un’incertezza che stride con le aspettative dei cittadini e con le necessità urgenti di restituire alla città il suo luogo istituzionale più rappresentativo. L’ex sede di Piazza Orsini, infatti, non è soltanto un edificio: è un simbolo civico, punto di riferimento storico e architettonico, oltre che snodo fondamentale per la funzionalità amministrativa. La chiusura prolungata ha costretto gli uffici comunali a soluzioni temporanee che, con il passare del tempo, rischiano di diventare permanenti.  Tra le voci più critiche c’è quella del consigliere Franco Fracassa, che denuncia la lentezza dell’amministrazione e punta il dito contro il sindaco e l’assessore ai Lavori Pubblici Di Marcantonio. Fracassa chiede un’accelerazione concreta e auspica che i futuri lavori siano affidati a imprese del territorio, evitando assegnazioni a ditte esterne o provenienti da altri capoluoghi abruzzesi.

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