Se c’è un politico che, più di ogni altro, è riuscito a mettere d’accordo tutti: cittadini, Minoranza e Maggioranza, quel politico è Antonio Filipponi. Il profeta delle Nature Indomite, il condottiero dei capodanni costosissimi, il poeta del parcheggi blu, il cantore del Pums, è infatti riuscito in un’operazione straordinaria: mettere tutti d’accordo contro di lui. Se, infatti, i commercianti teramani lo criticano per i parcheggi e tutta l’opposizione ne chiede le dimissioni, adesso anche dalla Maggioranza si levano voci di critica. Anzi: altro che voci, sono vere e proprie sentenze di condanna senza appello. “Filipponi cancellato… non serve” Lo scrive Fiorenzo Falasca (nella foto) della lista “in Comune per Te”, la stessa che esprime due assessori, Graziella Cordone e Mimmo Sbraccia, e che con tre consiglieri è uno dei pilastri della maggioranza gianguidica. È arrabbiatissimo, Falasca, perché Filipponi non risponde al telefono: “Buongiorno sto chiamando l'assessore Filipponi da una settimana senza una risposta”, scrive lo stesso Falasca, che poi ringrazia anche il Primo Cittadino: “Grazie sindaco per questi amministratori”. Poi, una pennellata destinata a lasciare il segno: “Poi. noi pupazzetti dobbiamo alzare la mano”. Frasi che sul gruppo whatsapp della maggioranza rimbalzano e si amplificano e che, di certo avrebbero portato all’intervento gel sindaco, se Falasca non avesse anticipato tutti, scrivendo “Adesso senza che mi chiama non mi interessa più”.

