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597381696_1272576981576004_3056031714731792989_n.jpgIl futuro della Riserva naturale del Borsacchio torna al centro del dibattito politico regionale. Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha infatti approvato, a maggioranza e con il voto contrario delle opposizioni, la modifica della legge che ridisegna i confini dell’area protetta, riconoscendo come provvisorio il perimetro stabilito nel 2023 e disponendone una riduzione.

La decisione arriva nel corso di una seduta che ha visto l’Aula dare il via libera anche al Documento di Economia e Finanza Regionale 2026-2028, strumento cardine della programmazione strategica della Regione, coerente con il programma di mandato della Giunta e con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ma è sul Borsacchio che si è concentrata l’attenzione politica e istituzionale.

Secondo la maggioranza, l’intervento normativo si è reso necessario per evitare possibili profili di illegittimità costituzionale e per ricondurre la materia nell’alveo del principio di leale collaborazione tra Regione Abruzzo e Governo centrale. Una scelta che, di fatto, riapre la partita sull’estensione della Riserva.

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La nuova legge prevede ora l’istituzione di una sottocommissione all’interno della Seconda Commissione Territorio, chiamata a elaborare una nuova proposta di perimetrazione. Il percorso dovrà essere partecipato, coinvolgendo portatori di interesse ed esperti, nel rispetto delle prescrizioni di legge e senza oneri aggiuntivi per la finanza regionale.

La seduta ha affrontato anche altri temi, tra cui il riconoscimento di un debito fuori bilancio legato alla manutenzione del portale dell’Osservatorio di polizia locale e una serie di contributi straordinari in ambito culturale e scolastico. Dalla Fondazione Michetti alla Giostra cavalleresca di Sulmona, fino al sostegno all’inclusività scolastica nel plesso di Casoli dell’Istituto Comprensivo di Atri, i provvedimenti hanno ottenuto un ampio consenso, con la sola astensione del Movimento 5 Stelle.

Sul fronte politico, unanime il voto su una risoluzione a sostegno della richiesta di Coldiretti per modificare la disciplina europea sull’origine dei prodotti agricoli e alimentari, mentre è stata bocciata dalla maggioranza la proposta del Partito Democratico per la sospensione dei pedaggi autostradali nei tratti dell’A14 interessati dai cantieri.

Resta però il Borsacchio il nodo più sensibile. Con la riduzione del perimetro e l’avvio di un nuovo iter partecipativo, la Riserva torna ad essere terreno di confronto tra tutela ambientale, interessi locali e scelte politiche. Un dibattito che, dopo il voto dell’Aula, è tutt’altro che chiuso.