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Una piattaforma articolata di proposte per contrastare gli effetti di quello che viene definito un “bilancio di tagli” del Governo di Centrodestra e per offrire risposte concrete alle esigenze degli abruzzesi. È la linea che il Patto per l’Abruzzo porterà in aula in vista della discussione del Documento economico-finanziario regionale, in programma il 29 dicembre nel Consiglio regionale.

Le priorità sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sala Corradino D’Ascanio del palazzo del Consiglio regionale dell’Abruzzo in Piazza Unione a Pescara. Al centro, un’idea di bilancio alternativa che – spiegano i consiglieri regionali di opposizione – nasce dall’ascolto dei territori e punta a correggere le “storture” di una manovra ritenuta priva di visione strategica.

«L’Abruzzo – hanno affermato – è stato spinto in una condizione fortemente problematica da sette anni di governo del Centrodestra. È necessario destinare risorse ai principali comparti economici, senza trascurare il sociale, e rilanciare cultura e welfare come leve di coesione e strumenti per contenere la crisi». Secondo l’opposizione, quella presentata dall’assessore regionale non sarebbe una vera manovra di bilancio, ma un esercizio contabile basato su nuove tasse, tagli lineari ai servizi e ricorso all’indebitamento, con il rischio di compromettere la sostenibilità economica della Regione nel medio periodo.

Tra i punti qualificanti delle proposte c’è il sostegno ai Comuni, definiti stremati dai tagli del Governo nazionale guidato da Giorgia Meloni. Il Patto propone il rifinanziamento del fondo per la viabilità e la sicurezza stradale, con criteri legati ai chilometri di strade comunali, e la creazione di un fondo regionale per una ripartizione equa e trasparente delle risorse, superando la logica degli interventi discrezionali e valorizzando piccoli Comuni e aree interne e montane.

Ampio spazio è dedicato alla sanità, settore che l’opposizione descrive come segnato da un vuoto di azione. Le proposte mettono al centro la persona, con interventi urgenti sugli screening oncologici, sul trasporto sociosanitario, sull’assistenza ai più fragili e sulla progettazione e l’adeguamento delle strutture ospedaliere.

Sul fronte della mobilità, torna la proposta del Biglietto Unico Regionale (ABRU) a 1,40 euro su tutto il territorio abruzzese, con agevolazioni fino alla gratuità per studenti di ogni ordine e grado e universitari. Una misura che, secondo il Patto, favorirebbe l’uso del trasporto pubblico, la tutela ambientale e il contrasto allo spopolamento delle aree interne.

Importanti anche gli interventi a sostegno dei comparti produttivi: dall’agricoltura, con il potenziamento dei fondi per i danni da peronospora e fauna selvatica, al rifinanziamento dell’Associazione Regionale Allevatori e del fondo unico per la pesca. Previste azioni mirate per l’artigianato, come il rafforzamento della Bottega-scuola e l’operatività delle misure di microcredito.

Non manca una revisione delle priorità in ambito sportivo, con la proposta di rimodulare i fondi destinati al ritiro del Napoli Calcio, indirizzandoli verso il sostegno alle realtà sportive dilettantistiche abruzzesi, ritenute più efficaci nel generare valore territoriale e turismo sportivo.

Turismo, cultura e sociale completano il quadro: investimenti sulla sentieristica di parchi e riserve, sul turismo religioso e sulla valorizzazione del patrimonio culturale; rafforzamento del fondo cultura per sostenere le realtà diffuse sul territorio; incremento del fondo per la morosità incolpevole e interventi sull’edilizia residenziale pubblica; potenziamento delle risorse per la protezione civile, per contrastare lo spopolamento e per sostenere le comunità energetiche rinnovabili. Confermato anche l’impegno per il sostegno alle donne vittime di violenza.

«Le nostre proposte – concludono i consiglieri – si basano sul contenimento delle spese e sul potenziamento degli investimenti, affinché ogni euro produca ritorni economici e sociali. Il bilancio dovrebbe orientare la crescita e ridurre le disuguaglianze. Da anni, invece, assistiamo a una politica di tagli indiscriminati che penalizza sanità, trasporti e sociale, proprio mentre l’economia regionale avrebbe bisogno di investimenti e visione».

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