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Per la Giornata Europea degli Antibiotici, domenica scorsa, la Asl di Teramo ha celebrato la Giornata Europea dell’antibiotico resistenza con un gazebo sistemato nella piazza principale del capoluogo, personalizzato graficamente con immagini e slogan della campagna informativa “Con l’influenza e il raffreddore niente antibiotici per favore” e i pieghevoli realizzati per l’occasione. Il personale ASL ha provveduto a distribuire i pieghevoli informativi e a somministrare un questionario conoscitivo, appositamente realizzato, che sondasse con poche semplici domande qual è la conoscenza della popolazione rispetto all’antibiotico resistenza.
Le risultanze evidenziate dall’analisi del questionario somministrato ai cittadini domenica 18 novembre danno il quadro di una popolazione non abbastanza informata neanche sull’esistenza di un problema grave come quello affrontato, che, non dimentichiamolo, si stima potrebbe arrivare a provocare 10 milioni di decessi l’anno nel 2050, se non si interviene subito con un cambiamento di rotta. Circa la metà degli intervistati, divisi equamente tra maschi e femmine, non aveva mai sentito prima parlare di antibiotico resistenza, mentre chi aveva già avuto modo di conoscere il problema lo ha fatto soprattutto grazie a informazioni veicolate dai media o dal medico di famiglia.
I due terzi degli intervistati inoltre dichiara di aver utilizzato l’antibiotico per combattere una patologia influenzale e in particolare placche alla gola, febbre alta, otite e in qualche caso dietro prescrizione medica come cura preventiva ad un possibile infezione batterica, quasi tutti ritengono che patologie gravi come la polmonite necessitino sicuramente di antibiotici per essere curate, ma, contemporaneamente, si rileva una scarsa informazione e una certa propensione all’utilizzo degli antibiotici per curare sintomi influenzali come febbre, tosse, raffreddore soprattutto tra i più giovani. Appare invece una evidente ritrosia all’utilizzo degli antibiotici e dei medicinali in generale tra le fasce più anziane della popolazione, che ritengono opportuno utilizzare l’antibiotico e i farmaci solo quando veramente necessario e dietro prescrizione medica.
Si segnala una nota positiva, la scarsa propensione da parte dell’intero campione a cedere antibiotici avanzati ad amici e familiari.
L’indagine, seppur di dimensioni modeste, mette in luce una carenza di informazione dei cittadini che, tra l’altro, deve essere veicolata attraverso azioni di informazione e formazione anche per i medici di famiglia, che si confermano essere i principali fornitori di informazioni e stimolatori dei comportamenti e dei corretti stili di vita.
Nei prossimi giorni verranno distribuiti negli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, dei Pediatri  nelle farmacie del territorio oltre che nelle strutture ASL le locandine e i pieghevoli informativi.