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FILESANITATrenta milioni di euro. Tanti, tantissimi soldi, ai quali la Asl deve rinunciare ogni anno per aver commesso la colpa di essere stata virtuosa. Di aver speso bene i propri soldi. Di non aver fatto debiti. Per questo, i soldi risparmiati dai teramani vanno a coprire i debiti delle altre asl abruzzesi, in un gioco assurdo che mortifica la sanità teramana. Di questo si parla questa sera a File, il settimanale di inchiesta di R+ condotto da Antonio D’Amore. “Alla salute” è il titolo delle due puntate speciali dedicate appunto alla Sanità teramana. Tra gli intervistati l’ex governatore Gianni Chiodi (alla sua prima intervista dopo anni), gli ex assessore regionali Lanfranco Venturoni e Silvio Paolucci, il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, la dirigente Antonella Di Silvestre, l’assessore regionale Nicoletta Verì e, in un’intervista di qualche anno fa, l’indimenticato direttore generale Roberto Fagnano.
In questa puntata scopriremo quanto spende la Asl in mobilità passiva, quanto spendiamo per mandare i teramani ad operarsi di ernia nelle Marche, quanto conta un teramano nella ripartizione della spesa regionale e, tra un numero e l’altro, ascolterete anche la storia di un ospedale abruzzese che faceva solo due ricoveri al giorno e di un primario strapagato, che dirigeva un reparto che non esisteva. File, questa sera alle 21 su R+, canale 116