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Anche a Teramo sono state somministrate dosi del lotto del vaccino Astrazeneca ritirato? La riposta è: sì. La domanda è stata posta oggi pomeriggio, nel corso del consiglio comunale, dal consigliere di Italia Viva Flavio Bartolini e a rispondergli, nella stessa sede, è stato il presidente della Commissione sanità, Vincenzo Cipolletti. Una decina di giorni fa, sarebbero state somministrate a personale della scuola e forze dell’ordine, le dosi del lotto codice ABV2856 di Astrazeneca, quello che l’Aifa, l’ agenzia del farmaco italiana, ha bloccato. La decisione, è arrivata a seguito della segnalazione di alcuni «eventi avversi gravi», in «concomitanza temporale con la somministrazione di dosi del vaccino». Una decisione assunta in via cautelare, perché non ci sono prove che il vaccino abbia causato gli «eventi avversi» — ovvero problemi circolatori riconducibili a trombosi. In Valle d’Aosta, Toscana, Abruzzo, Campania, Liguria, Basilicata sono state nelle scorse settimane somministrate migliaia di dosi del lotto bloccato, senza che venissero segnalate reazioni particolari. Anche la Asl di Teramo, che sta effettuando tutte le verifiche di caso, non ha alcuna segnalazione di casi di eventi avversi legati al lotto di vaccino bloccato. Neppure la consigliera Maria Rita Santone che si è sottoposta alla vaccinazione proprio con quel lotto di dosi, ha registrato qualcosa di anomale.
L’Aifa infatti precisa che «al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi», e spiega che sta «effettuando tutte le verifiche del caso, in collaborazione con i NAS l’istituto Superiore di Sanità». Domani se ne saprà di più.

infine, i carabinieri dei Nas hanno fatto sapere che stanno eseguendo il sequestro delle dosi restanti del lotto, distribuito attraverso gli hub sul territorio nazionale: in totale sarebbero state 246mila i vaccini che fanno parte del lotto inviato in Italia. L’indagine è della Procura di Siracusa.