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ASLTERAMOCon sentenza della Corte di Appello di L’Aquila del 7 aprile 2022, i Tecnici del Laboratorio Analisi dell’Ospedale Mazzini di Teramo, assistiti dall’Avvocato Luca Presutti del Foro di Sulmona, hanno vinto una battaglia giudiziaria contro la ASL di Teramo iniziata ormai da anni a tutela della salute pubblica e di tutti gli utenti del servizio sanitario nazionale.
A settembre del 2014, la ASL di Teramo aveva soppresso il servizio di Guardia Medica Notturna della Dirigenza Medica ed aveva adottato degli ordini di servizio con cui imponeva ai Tecnici di Laboratorio del turno notturno di rilasciare i risultati degli esami richiesti in urgenza in assenza della sottoscrizione del Dirigente medico.
I Tecnici di Laboratorio, sostenuti dalla UILFPL di Teramo, iniziavano immediatamente una battaglia formulando diversi esposti e proponendo varie vertenze, prima di essere costretti a rivolgersi al Tribunale di Teramo, affiancati dall’Avvocato Luca Presutti del Foro di Sulmona, che li ha poi condotti alla vittoria in due gradi di giudizio.
Sia il Tribunale di Teramo in primo grado che la Corte d’Appello de L’Aquila in secondo hanno affermato l’illegittimità degli ordini di servizio della ASL di Teramo che, imponendo ai Tecnici di Laboratorio di rilasciare i risultati delle analisi senza la sottoscrizione del Dirigente medico per le urgenze notturne, faceva di fatto ricadere su di loro compiti e responsabilità che non competono loro, poiché secondo la disciplina vigente l’unico soggetto competente a rilasciare il referto è il Dirigente medico.
Già il Tribunale di Teramo in primo grado, con sentenza confermata in appello, aveva riconosciuto l’illegittimità degli ordini di servizio anche perché costringevano il Tecnico di laboratorio a lavorare in solitudine nelle ore notturne, in assenza della necessaria collaborazione del Dirigente Medico di laboratorio.
Ma l’illegittimità degli ordini di servizio era talmente palese che la stessa ASL si era già in corso di causa adeguata in parte alla normativa vigente, ripristinando, da ottobre del 2020, il servizio della Guardia Medica che potesse provvedere a sottoscrivere i referti richiesti in urgenza.
Ciononostante, la ASL di Teramo decideva comunque di proporre appello comportando un inutile ed ulteriore aggravio di spesa pubblica per una vicenda giudiziaria, che si sarebbe potuta evitare se la ASL avesse accolto le istanze dei Tecnici di Laboratorio sin dall’inizio in via amministrativa. I due gradi di giudizio sono costati alla ASL € 14.000,00 per la difesa dell’ente, oltre alla condanna alle spese e il raddoppio del contributo unificato per più di € 10.000,00 circa.
L’Avvocato Luca Presutti del Foro di Sulmona afferma che la sentenza dei Giudici di L’Aquila costituisce un importante approdo per la tutela della salute pubblica, poiché gli ordini di servizio dichiarati illegittimi davano adito ad una pericolosa disparità di trattamento tra gli utenti del servizio sanitario che fruivano delle analisi di laboratorio in orario diurno e quelli che necessitavano di cure urgenti nelle ore notturne. I pazienti assistiti nelle ore diurne, infatti, venivano curati sulla base di un vero e proprio “referto”, poiché i risultati delle analisi, prima di essere trasmessi al medico curante, venivano sottoscritti dal Dirigente medico; al contrario dei pazienti accolti in urgenza nelle ore notturne, che venivano curati soltanto sulla base dei risultati delle analisi senza il controllo del Dirigente medico.
La Corte di Appello di L’Aquila, quindi, ha riaffermato la legalità nel procedimento di formazione dei referti, che devono essere sottoscritti sempre dal Dirigente medico prima di essere trasmessi al medico curante.

IL SEGRETARIO PROVINCIALE
F.to -Alfiero Antonio DI GIAMMARTINO-