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"Siamo abituati a dare concretezza ai progetti. E ora diventa realtà la Convenzione tra Asl di Teramo e Università dell'Aquila per l'Unità operativa di lungodegenza dell'ospedale di Giulianova". Esordisce così il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, accanto al sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, al professor Massimo De Martinis (che diventa direttore dell' unità operativa giuliese) e al prof Guido Macchiarelli. Il reparto vanterà 17 posti letto e, grazie alla collaborazione con l'ateneo, ci saranno periodici corsi di aggiornamento e formazione per il personale. Il manager ribadisce che "c'è sempre stata e resta alta l'attenzione per il presidio ospedaliero giuliese". Il sindaco Costantini riconosce alla direzione generale il marito "di aver riportato al centro della sanità teramana l'Ospedale costiero che serve i sette comuni della costa che rappresentano l'80% del flusso turistico abruzzese". E cita la "soluzione trovata in una notte" per l'individuazione della struttura di bivio Bellocchio "che è diventata strategica durante la gestione della pandemia" e per la quale si augura "che resti al centro dell'organizzazione sanitaria teramana". Ed evidenzia che "dopo 20 anni la Asl di Teramo torna ad investire sul serio sull'Ospedale di Giulianova".
Gli fa eco Di Giosia: "Spesso i sindaci litigano tra di loro per avere i generali o i regni come le Uoc. Ma questo non funziona. Oggi proprio grazie a Giulianova e alla capacità di rete messa in campo col Mazzini di Teramo, il paziente riceve il massimo della qualità dell'assistenza. Ecco, creeremo una rete di assistenza: i pazienti tutti devono avere lo stesso livello e la stessa qualità di assistenza ovunque vada, che sia Teramo, Atri, Giulianova o Sant'Omero. Questo sarà l'obiettivo che dovranno raggiungere i nuovi capi di Dipartimento che verranno nominati. Questa è la mission di questa Asl, non ha altrimenti senso la sanità".