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 Una delegazione della CGIL Teramo, dello SPI CGIL Teramo, dell’auser Teramo e di lavoratrici e lavoratori, sono stati ricevuti oggi, su richiesta degli stessi, in conferenza capigruppo della Regione Abruzzo per consegnare al più alto livello di rappresentanza democratica della nostra regione, le preoccupazioni di un territorio che continua ad essere penalizzato per l’assistenza agli anziani (solo 77 su i 979 in Abruzzo sono i posti accreditati come RSA anziani e RSA demenze che insistono sulla provincia di Teramo) e che al di là di generici impegni, non vede una inversione di tendenza con l’alternarsi delle amministrazioni regionali.
Di positivo c’è stata solo l’accoglienza riservataci dal Presidente Sospiri e dai Capigruppo perché, l’imbarazzante ping pong di responsabilità tra i rappresentanti della ASL di Teramo e l’Assessore Verì, entrambi presenti da remoto, sulla mancata e non preventivabile apertura di Bivio Bellocchio è stata la nota negativa ed il vero protagonista dell’incontro.
Ci è voluto il rimando ad una nota congiunta, che l’assessore Verì e i vertici della ASL di Teramo si sono impegnati a produrre entro martedì della prossima settimana ai capigruppo, per sapere se la RSA di Bivio Bellocchio, le sue lavoratrici e lavoratori, avranno spazio nella sanità territoriale del presente di questa provincia, perché per quella del futuro le nebbie sembrano essere ancora più dense tra citate risorse del PNRR e ipotesi di cura di un malato di Alzheimer o affetto da demenze, non in strutture specializzate ma continuando a curarli, come accade oggi, in casa con un carico sui nuclei famigliari, che con il passare del tempo diventa insostenibile. Mancanza di risorse? Mancanza di idee?
Certamente mancanza di coraggio e chiarezza.
In questa vicenda fa capolino un altro protagonista, il Comune di Giulianova responsabile di ritardi, a dire dei tecnici intervenuti, nel rilascio delle “autorizzazioni tecniche” in capo allo stesso e necessarie all’apertura.
Quella della RSA di Bivio Bellocchio non è solo una vertenza di lavoratrici e lavoratori, quella della RSA Bivio Bellocchio è la vertenza di un territorio che rivendica il proprio diritto ad una sanità di qualità in tutte le sue sfaccettature a partire dall’assistenza territoriale e di prossimità a famiglie e malati.
La ASL di Teramo e l’assessore Verì avevano parlato dell’apertura di Bivio Bellocchio in primavera, noi pensavamo fosse la primavera astronomica, a quanto pare per loro era quella metereologica, la prima sta per finire, la seconda rischia di durare pochissimo…
“la RSA Bivio Bellocchio la riapriamo noi.”

Per
FP CGIL - SPI CGIL – Auser
Teramo

Il Segretario della CGIL Teramo
f.to Pancrazio Cordone