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Lettera aperta del presidente della cooperativa Medici di Medicina generale di Teramo, Ercole Core, al comitato ristretto dei sindaci ASL Teramo
Leggo con un certo stupore che il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, in un incontro con l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, ha indicato Villa Mosca come sede del nuovo ospedale.
Da anni, ormai, si discute del progetto del nuovo ospedale e della sua ubicazione. Si tratta di un ospedale che deve essere DEA di II livello e pertanto deve avere caratteristiche infrastrutturali, strutturali e tecnologiche degne di tale denominazione. Soprattutto, occorre pensare che questo sarà l’ospedale della provincia di Teramo (e non solo di Teramo) con un bacino di riferimento all’occorrenza sovraprovinciale.
Per essere DEA di secondo livello, peraltro, un ospedale deve avere posizione baricentrica provinciale e infrastrutture stradali che permettano un facile accesso a tutti i cittadini della nostra provincia e delle province vicine.
Inoltre, deve avere caratteristiche strutturali ben definite: maggiore estensione della struttura in senso orizzontale e grandi spazi per servizi quali parcheggi per operatori e visitatori, per mezzi di emergenza e così via.
Se consideriamo queste necessità, dobbiamo anche considerare che Villa Mosca, sede dell’attuale ospedale, ha fatto il suo tempo perché non ha queste caratteristiche.
In questi anni, si è molto discusso di varie proposte e, alla fine, si era definita la sede di Piano d’Accio perché poteva accontentare la città di Teramo rimanendo comunque all’interno del suo territorio e in una zona abbastanza ben servita, ora però si ritorna indietro su Villa Mosca.
Cari Sindaci, non si può “menare il can per l’aia” e perdere ulteriore tempo rischiando di perdere i finanziamenti già disponibili. La sede era già stata scelta e su quella era già stato fatto il progetto.
Spetta a Voi difendere il diritto alla salute dei cittadini e abbandonare campanilismi inutili e dannosi.
È anche necessario considerare che la nostra Asl sta facendo grandi sforzi per riorganizzare la medicina del territorio e strutturare una medicina di prossimità vicina ai cittadini, investendo molto anche sulle aree più disagiate. La mancanza di una rete ospedaliera efficace ed efficiente contribuirebbe in modo determinante al fallimento del nostro sistema sanitario provinciale.
Pertanto, il nuovo ospedale in una sede idonea porterebbe il nostro sistema sanitario provinciale ad essere punto di riferimento non solo per la provincia di Teramo ma per tutto l’Abruzzo e le regioni limitrofe.

Dr. Ercole Core
Presidente cooperativa Medici di Medicina generale di Teramo
e già segretario provinciale Federazione italiana medici di medicina generale