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CacciaalessandroIn previsione dellavvicinarsi della stagione invernale e di conseguenza di un probabile aumento delle patologie, soprattutto delle vie respiratorie, l'Unione tecnica italiana farmacisti (Utifar), della quale è segretario nazionale il teramano Alessandro Caccia (nella foto), richiama lattenzione sulle prolungate assenze di medicinali essenziali che si verificano a livello nazionale nei consueti canali distributivi del farmaco e rivolge un accorato appello alle istituzioni di riferimento affinché si ponga rimedio ad una situazione diventata insostenibile e si faccia chiarezza su un fenomeno che ormai si è dimostrato essere non più transitorio ma, purtroppo, strutturale.

Lmancanze di farmaci di grande importanza terapeutica per il controllo di malattie croniche e di medicinali sintomatici di largo utilizzo, con particolare riferimento alle formulazioni pediatriche di antibiotici e antidolorifici, rendono non più rinviabile la necessità di affrontare in maniera decisa e concreta la situazione. 

Bene ha fatto - commenta Eugenio Leopardi, Presidente Utifar- il Sottosegretario della Salute, On. Marcello Gemmato, ad istituire un tavolo con tutti i protagonisti della filiera. Tuttavia, noi farmacisti abbiamo la necessità di avere le giuste informazioni in tempi rapidissimi.

Infatti, le sempre più insistenti richieste di chiarimento che il pubblico rivolge al proprio farmacista di riferimento meritano risposte il più esaustive possibile, sia in merito alle motivazioni di tali carenze, sia in relazione ai tempi necessari per ritornare alla normalità.

Il farmacista è la figura professionale alla quale il cittadino si rivolge per ottenere informazioni e risposte concrete e attendibili circa ogni aspetto che riguarda l'utilizzo e la disponibilità dei medicinali in commercio.

Eugenio Leopardi dichiara che "Non è più sopportabile, per i farmacisti che l'Unione tecnica rappresenta e, più in generale, per tutti i colleghi che operano nelle farmacie territoriali, rimanere all'oscuro delle reali motivazioni delle mancanze di medicinali che si ripetono ormai da anni ed in misura sempre maggiore e dovere rimanere in silenzio davanti alle legittime richieste di chiarimenti da parte del pubblico".

"Anche per questo motivo - aggiunge Leopardi - ma primariamente per stimolare le istituzioni di riferimento a porre rimedio alle carenze in atto, Utifar si rivolge al Ministero della Salute, all'Aifa e a Farmindustria per chiedere chiarimenti sulle cause del problema e sui tempi previsti per la sua soluzione, in modo che i farmacisti possano relazionarsi in maniera univoca e credibile con i cittadini, i quali si trovano spaesati ed impotenti, avendo da una parte una prescrizione del medico e dallaltra limpossibilità di attuare la terapia

La situazione - conclude Leopardi - diventa ancora più difficile quando queste non risposte” dobbiamo darle ad una mamma che cerca lantibiotico, prescritto dal medico, per il proprio figlio".

Utifar si rende disponibile per offrire la massima collaborazione in merito ad ogni eventuale iniziativa di informazione e di formazione che le Istituzioni ritenessero necessario divulgare.