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MARCO_DI_MARCOOK.jpegImplementare il servizio di vigilanza all'interno dei plessi ospedalieri e che gli addetti alla sicurezza non siano ulteriormente oberati di lavoro: è questa la proposta della Cgil alla luce dei frequenti casi di aggressione nei vari pronto soccorso avvenuti nei primi giorni di settembre.
Due, infatti, i piu recenti: uno all'ospedale di Giulianova, dove due infermieri sono finiti refertati a causa di un uomo, già in evidente stato di alterazione, che in preda a un raptus ha danneggiato macchine; l'altro opportunamente sventato dalla fortuita presenza nel pronto soccorso dell'ospedale di Sant'Omero di un vigilantes, che nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre è riuscito a isolare l'uomo che aveva puntato alla gola di un sanitario un paio di forbici.
"La risposta a queste aggresioni" dichiara Marco Di Marco, referente sanità per la FP della Cgil "non puó limitarsi a una delibera della Asl che spieghi ai sanitari come comportarsi in queste occasioni.
C'è bisogno di aumentare la presenza dei vigilantes nei presidi."
Per quanto già il servizio di sicurezza sia passato a un turno di 24h rispetto alle precedenti 16h, gli addetti sono oberati di oneri perchè è previsto un solo uomo a turno, al quale si deve il controllo di tutto l'ospedale.
"È ovvio che i vigilantes non possano essere dappertutto in ogni momento" insiste ancora il funzionario Cgil "per questo motivo è necessario implementare il servizio per la tutela dei dipendenti e degli utenti, data anche la crescente aggressività che si comincia a registrare anche nel plesso di Atri."

Un'altra ipotesi avanzata per mitigare il problema è quella di pattuglie spot in giro per gli ospedali, ma la competenza in questo caso passerebbe alla Prefettura.

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Eugenia Di Giandomenico