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ospedalemazziniL'estate si apre con nuove tensioni sul fronte della sanità pubblica teramana. La UIL FPL, tramite una nota firmata dal segretario provinciale Massimiliano Bravo, esprime “forte preoccupazione e viva contrarietà” per le modalità con cui si sta procedendo all’accorpamento estivo dei reparti presso l’Ospedale “Giuseppe Mazzini” di Teramo. Nel mirino del sindacato, in particolare, c’è la momentanea disattivazione dell’Unità Operativa di Psichiatria. “Nonostante il reparto sia stato oggetto di recenti e importanti lavori di ristrutturazione, con investimenti significativi da parte dell’Azienda sanitaria – sottolinea la UIL – oggi si decide di accorparlo, senza valorizzare le risorse né le infrastrutture rinnovate”. Una scelta definita “incongruente sul piano gestionale ed economico”. Secondo il sindacato, il presidio teramano – nodo centrale della rete ospedaliera della ASL – dovrebbe rappresentare un punto di riferimento stabile per l’assistenza specialistica e non subire, al contrario, penalizzazioni proprio nei mesi estivi. “La riduzione delle attività rischia di compromettere la funzionalità dell’intero sistema sanitario territoriale”, avverte Bravo, che non esclude il rischio che la chiusura possa diventare definitiva. Nel documento, la UIL FPL avanza tre richieste precise: chiarimenti sugli investimenti effettuati e sul perché dell’accorpamento; una pianificazione più coerente con il ruolo strategico del presidio di Teramo.