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DIGIOSIABELLA2L’atto aziendale della Asl di Teramo, presentato ieri al comitato ristretto dei sindaci, è finito al centro di un acceso dibattito, dopo le critiche sollevate dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e da quello di Sant’Omero Andrea Luzii. La Direzione strategica dell’azienda, però, smentisce categoricamente le notizie circolate nelle ultime ore su presunte soppressioni o ridimensionamenti di reparti.

Psichiatria a Teramo: nessuna soppressione

Sul caso di Psichiatria a Teramo, la Asl chiarisce che non è mai esistita una UOC (Unità Operativa Complessa). Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura è stato, e resta, una UOSD (Unità Operativa Semplice a valenza dipartimentale). L’atto aziendale prevede una riprogrammazione delle attività tra Teramo e Giulianova, distinguendo tra fase acuta e post-acuta, secondo i più recenti orientamenti clinici.

Sant’Omero: “Nessun taglio, i posti letto restano invariati”

Per quanto riguarda l’ospedale di Sant’Omero, Di Giosia respinge con decisione le affermazioni del sindaco Luzii, definendole “una ricostruzione personale, non aderente alla realtà”. In particolare:

  • I posti letto non scendono da 130 a 89, ma restano invariati.

  • Tutte le unità operative sono confermate, comprese Riabilitazione funzionale, Riabilitazione cardiologica, e la Lungodegenza, che sarà attivata non appena sarà disponibile il personale medico necessario.

  • Il Day Hospital oncologico resta dov’è: nessun trasferimento è previsto.

  • La Chirurgia, inoltre, è riconosciuta come UOC, un elemento positivo mai citato nelle critiche dell’amministrazione locale.

“Allarmi infondati che creano disorientamento tra i cittadini”

Il direttore generale Maurizio Di Giosia mette in guardia contro le polemiche che, secondo lui, rischiano di avere effetti opposti a quelli desiderati:

“Comprendiamo la dialettica politica, ma qui si sta andando oltre. Si stanno lanciando falsi allarmi che stanno già causando danni concreti, come le telefonate di cittadini allarmati che chiedono se certi reparti siano ancora operativi. E chissà quanti, disorientati, si rivolgono direttamente altrove.”

“Le scelte contenute nell’atto aziendale non penalizzano affatto gli ospedali spoke rispetto all’hub, anzi, ne rafforzano il ruolo. Le nostre decisioni sono basate su analisi approfondite di dati, norme e fabbisogni reali, e non certo su proteste politiche o campagne allarmistiche”.


“Serve senso di responsabilità”

Di Giosia chiude l’intervento lanciando un appello alla responsabilità di politici, amministratori e comitati civici:

“Serve equilibrio. Le polemiche strumentali creano sfiducia nel sistema sanitario pubblico e danneggiano chi ne ha più bisogno. Il nostro impegno è rivolto alla tutela della salute dei cittadini e a una programmazione sanitaria seria e sostenibile.”