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Visita entro quattro ore, uscita garantita entro otto: è il nuovo standard fissato dalla Regione Abruzzo per i pronto soccorso delle quattro Asl provinciali. Non si tratta di una promessa, ma di un limite operativo categorico, messo nero su bianco in tre documenti tecnici approvati dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.

Il nuovo piano, già validato a giugno dal Crea (Comitato Regionale Emergenza Urgenza Abruzzo), rivoluziona l’organizzazione del triage e dell’intero sistema di accesso alle cure urgenti. Il cambiamento più evidente è l’introduzione del "codice azzurro", che si aggiunge ai codici già esistenti e porterà la scala delle priorità da quattro a cinque livelli, ciascuno con tempi di attesa ben definiti:

  • Rosso: emergenza assoluta, accesso immediato

  • Arancione: urgenza, accesso entro 15 minuti

  • Azzurro: urgenza differibile, accesso entro un’ora

  • Verde: urgenza minore, accesso entro 2 ore

  • Bianco: non urgenza, attesa fino a 4 ore

L’intero percorso in pronto soccorso, dal triage all’uscita, non potrà superare le otto ore. Se oltre tale limite il paziente necessita di ricovero ma non vi sono posti letto disponibili, sarà trasferito in una “admission room”, dove riceverà assistenza da parte dei reparti di destinazione, in attesa di sistemazione. Sono esclusi da queste aree i pazienti critici o con sospette malattie infettive, che continueranno a seguire percorsi protetti.

Il piano punta anche a ridurre il sovraffollamento cronico dei pronto soccorso, introducendo strumenti come le “discharge room”, sale dedicate ai pazienti pronti per le dimissioni ma trattenuti per motivi amministrativi, e nuovi obblighi per i reparti ospedalieri, che dovranno riservare ogni giorno un numero minimo di posti letto per i pazienti in arrivo dal pronto soccorso.

Anche le Obi (Osservazioni Brevi Intensive) saranno alleggerite: la permanenza massima sarà di 44 ore. In caso di congestione grave, sarà possibile attivare un protocollo d’emergenza con misure straordinarie, tra cui il richiamo del personale sanitario e la sospensione temporanea dei ricoveri programmati.

«La pressione sui pronto soccorso è una criticità nazionale, ma era nostro dovere intervenire per garantire cure dignitose ai cittadini e condizioni migliori al personale», ha commentato l’assessore Verì. «Ora le basi sono state gettate: tocca alle Asl trasformare il piano in realtà.»

L’attuazione del nuovo modello dovrà avvenire entro tre mesi, con un monitoraggio costante dei risultati. La rivoluzione nei pronto soccorso abruzzesi è partita.