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mediciSi è svolto nella mattinata di ieri, presso la Prefettura di Teramo, il tentativo di conciliazione successivo alla proclamazione dello stato di agitazione da parte di FP CGIL e UIL FPL. Alla base della protesta, la mancata erogazione delle somme previste dall’articolo 11 del cosiddetto “Decreto Calabria” da parte della Regione Abruzzo alle quattro Asl del territorio regionale. All’incontro hanno preso parte, per la Asl di Teramo, i dirigenti della gestione del personale, mentre la Regione Abruzzo è stata rappresentata dal direttore del Dipartimento Sanità.vNel corso del confronto, il direttore del Dipartimento ha certificato l’impossibilità di recuperare le risorse non erogate relative all’annualità 2024, evitando però di assumere una posizione chiara rispetto all’anno in corso e a quello successivo. È stato inoltre comunicato che informazioni più dettagliate verranno fornite dall’assessore regionale alla Sanità nel corso della riunione già convocata per il 19 del mese, senza tuttavia lasciare presagire sviluppi positivi. Alla luce di quanto emerso, FP CGIL e UIL FPL esprimono forte preoccupazione e annunciano sin d’ora la possibilità di una mobilitazione dei dipendenti della sanità pubblica abruzzese, qualora nell’incontro del 19 dovessero essere confermate le criticità emerse in Prefettura.vI sindacati ribadiscono, infine, che non possono essere i lavoratori a pagare le conseguenze di una programmazione sanitaria definita approssimativa, né di responsabilità che non competono al personale, sottolineando ancora una volta la necessità di risposte concrete e immediate da parte delle istituzioni regionali.vIl documento è firmato dalle segreterie provinciali FP CGIL Area Sanità e UIL FPL, rispettivamente da Marco Di Marco e Massimiliano Bravo.