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Con la consegna degli Esposimetri d’Oro è calato il sipario sulla 25^ edizione del Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica “Gianni Di Venanzo”. Nonostante la preoccupazione per la pandemia in atto abbia tenuto lontano alcuni ospiti, la serata di premiazione svoltasi al cineteatro Comunale di Teramo ha chiuso in maniera degna la 25^ edizione, nell’anno del centenario della nascita di Gianni Di Venanzo. Antonella Salvucci ha condotto la serata con la solita bravura e spigliatezza, coadiuvata dal presidente della giuria del Premio, il critico cinematografico Stefano Masi.
In apertura la regia, curata da Gian Franco Manetta, ha proposto un estratto della trasmissione di Rai Radio3 di ieri, Hollywood Party, in cui i conduttori Alberto Crespi e Alessandro Boschi hanno parlato della nostra manifestazione e di Gianni Di Venanzo, ricordandolo come il più grande direttore della fotografia italiano, avendo firmato autentici capolavori come, ad esempio, I soliti ignoti di Monicelli e 8 ½ di Fellini.
In collegamento da Napoli è intervenuto Padre Alex Zanotelli a cui il Rettore dell’Università di Teramo ha idealmente consegnato il “Premio Integrazione e Solidarietà Marco Pannella” per il suo impegno di missionario: <Chiedo scusa per non essere lì – ha detto Padre Zanotelli – ma questa vicenda del virus mi ha costretto a non rischiare. Vi ringrazio con il cuore per questo riconoscimento: io ho fatto tutto per fede e non per politica, l’ho fatto perché sono un grande appassionato di Gesù di Nazareth ed è stato lui a darmi la forza per battermi sempre per gli ultimi, i più poveri del mondo”.
Poi la responsabile della comunicazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, Carla De Iuliis, ha spiegato come sia stato conferito in quest’anno particolare il Premio Caporale al film della Disney “Togo: Una grande amicizia”: un film che ha indagato in maniera impeccabile il rapporto uomo-animale, che è proprio la mission del Premio Caporale.
E’ stato conferito un riconoscimento della 25^ edizione anche a due giovani ma già affermati attori: Moisè Curia e Margherita Tiesi, che hanno partecipato già ad importanti lavori e che sono stati splendidi protagonisti nella fiction Pezzi unici di Cinzia TH Torrini.
Poi è salita sul palco, per ricevere la sua targa, la madrina della manifestazione, Vanessa Gravina: “Sono molto felice di essere in Abruzzo, dove con il teatro abbiamo raccolto sempre bei successi - poi, a sorpresa, ha letto un testo che le ha proposto Sergio D’Offizi - sul perché della luce e dell’importanza dell’immagine senza cui non esisterebbe il cinema, immagine fatta con la fotografia che è un sentimento, perché con la luce e i colori si rappresentano anche gli stati d’animo. E’ la luce che esalta la vita, senza luce non c’è vita”. Vanessa Gravina, inoltre, ha raccontato come si lavora ai tempi del Covid-19 “Io arrivo a fare 4 test sierologici a settimana, perché noi attori, se vogliamo lavorare, non possiamo ammalarci e ne Il Paradiso delle Signore siamo lì ogni giorno a produrre puntate”.

A Roberto Meddi è stato consegnato il Premio speciale per la fiction Tv “Peppe Berardini”, per la fiction diretta da Cinzia TH Torrini Pezzi Unici: <Sono stato un allievo di un allievo di Gianni Di Venanzo – ha detto Meddi - per tre anni sono stato con Pasqualino De Santis e per me Di Venanzo è stato un autentico innovatore, mago del bianco e nero, che per me resta la manifestazione più evoluta in fotografia>.
A Daria D’Antonio è stata assegnata la Targa speciale della giuria “Marco Onorato” per la fotografia del film Ricordi? (2018) di Valerio Mieli. In collegamento con il teatro Comunale Daria D’Antonio, impegnata al lavoro a Napoli, ha ringraziato la giuria per il riconoscimento: <Mi fa veramente piacere visto che la targa è intitolata a Marco Onorato. E poi Gianni Di Venanzo è la persona che cito sempre perché ha fatto una rivoluzione nel cinema>.
E poi è arrivato il clou della serata con la consegna degli Esposimetri d’Oro: ad Ennio Guarnieri è stato assegnato l’Esposimetro d’Oro alla Memoria, un maestro soprattutto nei ritratti femminili, un grande cesellatore di immagini, come ha detto Stefano Masi, mentre la regia ha proposto un brano de Il giardino dei Finzi Contini, uno dei suoi tanti film in cui ha curato luci e immagini.
Per la fotografia di un film italiano l’Esposimetro d’Oro è stato assegnato a Nicolaj Bruel per Pinocchio di Matteo Garrone. Figlio e nipote d’arte, visto che sia il padre che il nonno hanno fatto lo stesso lavoro, Bruel è intervenuto con un video in cui ha ringraziato la giuria: <Sono onorato e son contento di aver vinto con Pinocchio perché non è stato facile interpretare la favola e il mondo di Collodi>.
Alla direttrice della fotografia russa Ksenia Sereda, veramente giovanissima come ha ricordato Masi, è stato assegnato l’Esposimetro d’Oro per la fotografia di un film straniero per La ragazza d’autunno di Kantemir Balagov. Un film di rara delicatezza cromatica. Anche la Sereda, bloccata in Russia dalla pandemia, ha fatto pervenire un messaggio video di ringraziamento.
Ha chiuso la serata la consegna dell’Esposimetro d’Oro alla Carriera a Sergio D’Offizi, che è salito sul palco del Comunale: <La mia passione è stata il cinema. Ringrazio Vanessa Gravina per aver letto le mie considerazioni. Il mio rapporto di lavoro con Alberto Sordi è iniziato con “Detenuto in attesa di giudizio” dove utilizzai una fotografia molto contrastata e siccome usavo poca luce ad un certo punto Aberto Sordi mi disse: “A Sé mettece un po’ più di luce, mica la paghi tu”>. E poi D’Offizi ha aggiunto: <I critici cinematografici dovrebbero venire sul set per capire meglio il nostro lavoro, per non limitarsio a scrivere solo “bella fotografia”>
Il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, al termine ha ringraziato l’associazione culturale Teramo Nostra: <Per essere riuscita anche quest’anno ad organizzare il Premio Di Venanzo, perché noi – ha detto – dobbiamo puntare sulla resilienza culturale, così come fanno gli organizzatori del Di Venanzo>.
Sandro Melarangelo, direttore artistico della manifestazione, che ha ricordato l’avvio del Premio, parlando di Tonino Valerii e definendo Piero Chiarini timoniere numero uno ha detto che <A dicembre, nel giorno di nascita di Gianni Di Venanzo faremo un’iniziativa dedicata al suo centenario>.
Piero Chiarini <Se questo Premio va avanti si deve all’impegno di tutti, dietro ci sono tanti che lavorano con impegno ed entusiasmo. Sono contento di non averlo dovuto interrompere per la pandemia. Grazie a tutti>