Per la sua prima uscita pubblica, l’associazione culturale HERAKLES – Cultura e Identità ha scelto di non presentarsi con un semplice evento, ma con un gesto che parla di comunità, di cura e di responsabilità collettiva. Il concerto “Natale in Jazz”, in programma il 4 dicembre alle ore 21 al Palazzo Kursaal, diventa così molto più di una serata musicale: rappresenta un atto d’amore verso chi sta affrontando il difficile percorso della chemioterapia. HERAKLES nasce come realtà impegnata nella promozione della cultura e delle tradizioni del territorio, ma fin da subito ha voluto affermare che la cultura non è mai un esercizio astratto: è una forza viva, capace di farsi solidarietà, vicinanza e sostegno concreto. Per questo motivo l’associazione ha scelto di dedicare il suo primo evento alla raccolta fondi per l’acquisto di un casco refrigerante, uno strumento fondamentale che aiuta i pazienti oncologici a preservare i capelli durante i trattamenti. Si tratta di un dispositivo che va oltre l’aspetto estetico. Per molti, mantenere la propria immagine durante la chemioterapia significa difendere un pezzo della propria identità, della propria autostima, della propria forza. È un modo per guardarsi allo specchio e riconoscere ancora la persona che si era “prima”, mentre si combatte una battaglia che cambia tutto. L’impegno di HERAKLES è dunque un messaggio chiaro: la cultura è vicinanza, è cura, è presenza attiva nella vita delle persone. A impreziosire la serata sarà la musica del Paolo Tentarelli Trio, con Paolo Tentarelli al pianoforte, Massimo Giovannini al basso e Niki Barulli alla batteria, accompagnati dalla voce intensa di Laura Marà, che è anche presidente di Herakles, mentre il vicepresidente è Gianni Di Marco (insieme nella foto). Una formazione di grande sensibilità, capace di trasformare il linguaggio del jazz in un’esperienza emotiva che unisce, consola e ispira. Il concerto, patrocinato dal Comune di Giulianova e realizzato in collaborazione con il Conservatorio “Gaetano Braga”, si annuncia come un momento di grande partecipazione civile. HERAKLES, pur essendo una giovane realtà, mostra con questo debutto una visione ampia: la cultura come strumento di emancipazione, la comunità come luogo di solidarietà attiva, l’arte come ponte tra le persone. Chi parteciperà non assisterà soltanto a una performance musicale, ma diventerà parte di un progetto concreto, contribuendo direttamente all’acquisto del casco refrigerante. Un gesto che, come spesso accade nella solidarietà vera, non fa rumore ma cambia la vita di qualcuno in profondità.
Con “Natale in Jazz” HERAKLES scrive la prima pagina della sua storia pubblica.
Una pagina fatta di musica, impegno e speranza.
Una pagina che dice che la cultura, quando sceglie di farsi dono, può davvero illuminare il cammino di una comunità intera.

