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giampaoloMarco Giampaolo è sicuramente un “unicum” tra gli allenatori in Serie A. Infatti la sua Sampdoria è la sola squadra che gioca ancora con il trequartista. È quest’ultimo il vero e proprio faro di tutta la manovra della squadra blucerchiata. Una rarità in un campionato in cui il vecchio “10” sembra ormai non esistere più. Marco Giampaolo è nato in Svizzera, ma è abruzzese nel sangue, visto che ha Giulianova, in serie D quest’anno, nel cuore. Il suo talento nell’allenare è secondo a pochi. Basti pensare che nella sua prima esperienza ad Ascoli, senza nemmeno il patentino per la Serie A, fu in grado di guidare la compagine verso una salvezza tanto insperata quanto impronosticabile, dal momento che la squadra in estate venne costruita per affrontare la serie B.

Marco Giampaolo, una carriera di alti e bassi

Dopo aver allenato a Cagliari e Siena, Giampaolo fu davvero molto vicino a sedere su una delle panchine più ambite in Italia, ovvero quella della Juventus. Dopo quella possibilità sfumata nel nulla, l’annata storta trascorsa a Siena fece passare in secondo piano il suo nome tra le big della Serie A. Poi l’esperienza negativa a Catania, senza dimenticare quelle altrettanto fallimentari sia a Cesena che a Brescia. Critiche e stress parevano aver avuto la meglio su Giampaolo. Invece, Marco sceglie di fare la cosa più difficile in un momento tanto complicato: ripartire dal basso, ovvero dalla Lega Pro, sedendosi sulla panchina della Cremonese. È qui che rilancia il suo 4-3- 1-2 che diventerà il suo marchio negli anni a venire. Il buon campionato che riuscì a concludere con la maglia della squadra lombarda portò le sirene dell’Empoli, che scelse proprio lui per sostituire Sarri, promesso sposo con il Napoli. In tanti scommettono addirittura sul fatto che la panchina di Giampaolo a Empoli possa essere la prima a saltare: invece, contro ogni pronostico, l’Empoli riesce a raggiungere addirittura il decimo posto in classifica, facendo meglio della gestione Sarri.

fotoredazionale

La costruzione del gioco e il trequartista

Ed ecco finalmente la chiamata di una squadra che punta a qualcosa in più rispetto alla semplice salvezza, ovvero la Sampdoria. Le stagioni alla guida della squadra blucerchiata sono ricche di soddisfazioni per Giampaolo, che riesce a mettere in mostra un calcio spettacolare e divertente. Velocità è la parola d’ordine: nel credo di Giampaolo la palla non si deve mai fermare, ma

soprattutto il lancio lungo o la classica “spazzata” non sono consentiti. L’obiettivo di ogni azione è quello di costruire il gioco, sia che si parta dal portiere Audero, il cui cartellino è stato comprato per intero dalla Samp a gennaio, che da uno dei due difensori centrali. Joachim Andersen è il vero e proprio regista della retroguardia blucerchiata. Infatti, ha degli ottimi piedi, quasi come un centrocampista: ecco una delle ragioni per cui gli osservatori della Juventus ci hanno messo gli occhi addosso, come possibile erede di Bonucci. Tornando al trequartista di Giampaolo, il ruolo se lo contendono Ramirez e Saponara. Poco cambia, dal momento che entrambi hanno le capacità per interpretare il ruolo nel migliore dei modi. Il giocatore uruguaiano al momento è il titolare e ha sicuramente quella creatività ed estro in più che muovono tutta la manovra della Samp. Saponara probabilmente ha qualche colpo tecnico in meno, ma è in grado di verticalizzare il gioco come pochi altri: i palloni che partono dai suoi piedi e premiano gli inserimenti degli attaccanti o di una mezzala sono sempre molto pericolosi.

Il sogno chiamato Europa League

Le sconfitte a Torino e in casa contro la Roma hanno un po’ bloccato l’avanzata della squadra blucerchiata. Samp che insieme a Torino, Lazio e Atalanta è in prima linea per la conquista della qualificazione all'Europa League e può anche vantare uno dei migliori attacchi delle serie A, spesso con pronostici a favore dell'over 2.5. Adesso l’imperativo è quello di tornare a fare punti, visto che la quota per l’Europa League, al momento, è pari a 51 punti. Tanti, infatti, sono quelli della Roma, sei in più rispetto a quelli di Quagliarella e compagni. Il problema, però, è che la Lazio ha ancora una gara da recuperare e, quindi, teoricamente potrebbe sorpassare i cugini giallorossi e agganciare a quota 52 Milan e Atalanta.

Insomma, la lotta sia per il quarto posto in Champions League che per i due in Europa League è più aperta che mai. E la Samp è ancora in corsa.